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“Maria ha partecipato intimamente alla storia della salvezza”

Sintesi dell'omelia di Mons. Mariano De Nicolò

 

Clicca per ingrandire...La seconda giornata della XXX Conferenza animatori, coincisa con la festa di Maria Immacolata Concezione, si è conclusa con l’omelia di S. E. mons, Mariano De Nicolò, vescovo di Rimini.

Come era prevedibile, il suo primo pensiero è andato alla Vergine con le affermazioni solenni della costituzione Lumen gentium del concilio Vaticano II: “Maria ha partecipato intimamente alla storia della salvezza” e con il Messale: “Secondo il piano di Dio e a motivo del mistero di Cristo e della Chiesa”. Egli ha ribadito che Dio, già prima della creazione, aveva in mente Maria quale luce di grazia che, con la creazione di Adamo ed Eva, fu diffusa nei loro cuori. Ma con il peccato questa fiamma si spense, l’amore finì e l’uomo si trovò nudo e lontano dal Signore. Nonostante tutto in Dio questa luce non si spense, anzi segnò l’inizio della sconfitta del peccato per opera di una donna. Con il concepimento della figlia di Sion, Maria, questa luce di grazia si diffuse e divenne Tempio del Dio vivente. Mons. De Nicolò ha ribadito come in Maria si accese la fiamma d’amore di Cristo, paragonandola al roveto del deserto che Mosè vide bruciare senza consumarsi. Maria non fu consumata dal fuoco perché in lei non c’era traccia di peccato.

Nella seconda parte dell’omelia il Vescovo ha fatto riferimento alla nuova fase che il Rinnovamento nello Spirito si appresta a vivere: la fine delClicca per ingrandire... triennio 2004-2006 e il rinnovo di tutti gli organi, dai responsabili dei gruppi fino al Comitato Nazionale di Servizio e al Coordinatore Nazionale. “Tutti siamo servi ordinari. Abbiamo fatto quanto dovevamo fare”, come fece per prima la Vergine rispondendo all’angelo: “Sono la serva del Signore”. É stata forte l’esortazione rivolta a tutti gli animatori ad andare avanti, nessuno può dire a un altro “Non ho bisogno di te”, questo perché i doni, la forza e i ministeri concessi non terminano con gli incarichi, anzi dovranno essere spesi ancora di più, se è possibile, a favore della Chiesa.

Anche in questo Maria è l’esempio per eccellenza, la sua missione non è finita con la morte di Gesù ma è sbocciata nella maternità verso ogni uomo. 

 


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