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“Proprio perché figli, in Gesù siamo chiamati a farci servi”

Sintesi dell'intervento di Mons. Piero Coda

 

Clicca per ingrandire...“Gesù risorto attraversa un’altra volta la notte del mondo, dal seno del Padre, e la fa sua per diradarne le tenebre. Ci invita a seguirlo sulla strada "nuova e vivente" che lui ha inaugurato”.

Esordisce così, mons. Piero Coda, parlando agli animatori del Rinnovamento nello Spirito Santo riuniti a Rimini. “Noi oggi – dice con forza dal palco - siamo chiamati a vivere con Gesù la sua morte di Pasqua e Risurrezione”.

Il presidente dell’Associazione teologica italiana parla del ruolo del cristiano nel mondo contemporaneo. “Oggi – dice - ci avvolge la tentazione di non percepire più che la nostra esistenza è un esodo verso il Padre, insieme ai fratelli, nella sequela dello Spirito. La vita si appiattisce sul momento e sul luogo che stiamo vivendo. Il mondo si Clicca per ingrandire...camuffa come la nostra dimora definitiva”. In realtà, “siamo prigionieri, e tanto più lo siamo perché neppure ce ne accorgiamo”. Ma Gesù, venendo, ci risveglia. Ci rimette in cammino. Porta la luce vera, che smaschera quella finta del mondo. La sua luce non è altro che il suo amore “fattosi carne”. E a quell’amore di servi anche noi siamo chiamati.

Guardando alla croce di Cristo. “Il servire di Gesù – spiega mons. Coda – è espressione vera e concreta del suo essere Figlio. Gesù è venuto per farci conoscere il Padre, la dignità e la bellezza di essere figli di Dio”. Ebbene, questa è anche la via del discepolo: “proprio perché figli, in Gesù siamo chiamati a farci servi”. Ecco allora che la libertà “nasce dall’amore ricevuto e si esprime tutta nell’amore donato”. Che rivoluzione sarebbe se questa verità cristiana entrasse nel tessuto sociale, fino a rinnovare tutte le dimensioni dell’esistenza umana; dai rapporti interpersonali, all’economia, alla politica! Ne è convinto il presidente dell’Associazione Teologica Italiana che sottolinea la verità teologica e antropologica contenuta nel dogma della santissima Trinità: “Dio, tutto in se stesso è dedizione, amore”; una verità che tocca l’intimo dell’uomo. “Occorre – conclude con forza mons. Coda – una cultura, un agire etico sociale, che trovino la loro espressione nella forza dello Spirito; occorre una cultura caratterizzata da un atteggiamento umile, accogliente, pronto al martirio”. Un fare e un agire “modellati su Maria”.


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