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Non siate fuochi d’artificio, siate Roveto ardente

L'intervento di S.E. mons. Lorenzo Chiarinelli, vescovo di Viterbo


Clicca per ingrandire...Rimini, 30-10-2004 ore 10:45

 

S.E. mons. Lorenzo Chiarinelli, vescovo di Viterbo e presidente del Comitato scientifico organizzatore delle Settimane sociali dei cattolici italiani, ha tenuto la prima relazione sul tema: “E’ giunto il momento, ed è questo, in cui i veri adoratori adoreranno il Padre in Spirito e verità; perché il Padre cerca tali adoratori” (Gv 4,23).

L’adorazione è l’atteggiamento costitutivo del credente che si distingue per questo: “Adorerai il Signore tuo Dio” (Dt 6,16). Nella sua relazione mons. Chiarinelli ha sottolineato che celebrare l’Eucaristia è anche promuovere l’uomo e far crescere l’umanità e il servizio, ma non si può vivere questa celebrazione come quando si pranza all’autogrill in cui ognuno pensa a riempire il proprio vassoio non c’è alcuna condivisione. L’Eucaristia è pane spezzato e intorno all’altare c’è una “famiglia” che condivide il Mistero di Cristo. In questo momento in cui il Rinnovamento si raccoglie attorno al Santissimo, il Vescovo di Viterbo ha esortato l’assemblea a non essere fuoco d’artificio ma Roveto ardente: il primo fa alzare lo sguardo al cielo, ma quella luce si consuma subito, il Roveto ardente è una fiamma modesta che non si consuma mai e arde sempre. La Chiesa e il mondo hanno bisogno di questo.


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