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Alla scuola del Maestro per essere operatori di bene Mons. Boccardo rivolge la sua parola all'assemblea di Rimini
Mons. Boccardo, Segretario del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali e Capo del Protocollo con incarichi speciali, ha presieduto la prima Celebrazione eucaristica della Conferenza. Nel corso dell'omelia egli ha sottolineato che, come ha fatto Gesù, è doveroso anche per noi amare i fratelli sempre. Ha ricordato due memoriali che la Chiesa custodisce: l'Eucaristia e i fratelli fino al ritorno di Gesù. Questo è il tempo della carità in cui siamo tenuti a stare davanti all'Eucaristia per assimilare i sentimenti che suscita. Egli ha ricordato le sette opere di misericordia corporali e le sette opere di misericordia spirituali indispensabili per percorrere le vie della carità. Così che se il mondo non ci accetterà per la fede ci accetterà per il bene che facciamo. Il Papa ci ricorda qual è la scuola a cui imparare a fare il bene: quella di Gesù, perché a Lui possiamo attingere la forza per essere suoi imitatori. Questo è importante per il vostro Roveto ardente, egli ha sottolineato. Come Mosè nel Roveto ha guardato Dio e si è lasciato guardare da Dio, così noi dobbiamo fare con Gesù, innamorandoci sempre di più di Lui. In questo scambio di sguardi, Gesù ci donerà la sua Grazia e ci renderà capaci di rimetterci sulle strade per collaborare con Lui alla salvezza del mondo.
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