Convocazione Regionale del Piemonte e Valle d'Aosta
Cuneo, 23 ottobre 2005 - Online la galleria fotografica...
«Chi ha disperso Israele lo raduna e lo custodisce come fa un pastore con il gregge» (Ger. 31, 10 b)
Petali di fiori lanciati dalle mani dei bambini hanno accolto al palazzetto dello sport di Cuneo l’intronizzazione del Santissimo che, portato dalle mani del consigliere spirituale regionale Padre Mimmo, è poi passato a lungo tra i convocati a completamento della giornata regionale del Piemonte e Valle d’Aosta il 23 ottobre, offrendo a ciascuno la possibilità di perdonare e di ricevere una nuova effusione di Spirito Santo. Due immagini hanno guidato la convocazione regionale: quella del cavo ad alta tensione, strada di passaggio di questa corrente di grazia, senza accontentarci di essere noi stessi illuminati, servi iniqui che sotterrano il talento ricevuto. Come ha sottolineato Padre Mimmo Lovera, è necessario cambiare la rotta dal ‘Dio per me’, all’ ’io per Dio’, in un atteggiamento di donazione fondata sulla preghiera animata dallo Spirito Santo, che va ascoltato. Lasciando al Signore spazi di silenzio profetico (anche la decima dei nostri minuti giornalieri!) - perché il Signore non ci parla nel rumore - svilupperemo la nostra identità di popolo del RnS sentendoci parte viva, tutti responsabili di questa famiglia, per evangelizzare. La preghiera ha il potere di trasformarmi, in modo da avere in me gli stessi sentimenti di Gesù e desiderare le cose eterne, che non passano e danno senso alla vita. L’altra immagine con la quale Sebastiano Fascetta ha guidato nel pomeriggio l’assemblea, dopo un tempo di festa animato dal ministero regionale musica/canto e della danza, è quella del nome di Gesù che, come una trivella, permette al nostro spirito di raggiungere la falda dell’acqua viva, sorgente sotterranea la cui pressione fa traboccare in noi la preghiera dello Spirito, come in un pozzo artesiano. Così esploderà in noi la GIOIA (Filippesi 4, 4), che per noi è un comando anche fra le tribolazioni perché la gioia è Gesù, la sua vicinanza. Invochiamo dunque con fiducia ogni giorno lo Spirito Santo, non come chi pensa di meritarlo ma come chi è certo di ottenerlo per grazia. E poi cominciamo ad abbandonarci a Lui, senza porgli limiti, in modo da lasciargli operare in noi il bene, con il coraggio di cambiare, rifiutando il cammino spirituale ‘fai da te’, intensificando i vincoli con gli altri, dei quali avere compassione, compartecipando alle loro gioie e sofferenze. Il coordinatore regionale Rossano Bisceglie ha esortato a tornare a dare noi stessi in pasto ai fratelli per evangelizzare, attraverso il seminario di vita nuova, senza rimandarlo, affidandoci al Signore per avere il coraggio di cambiare. Chi ci vede vivere la vita nuova deve interrogarci sul motivo della nostra gioia anche nelle tribolazioni. ‘Ho Gesù’: questa deve essere la nostra risposta. Diventati testimoni viventi, capaci di crescere nella compassione, attraverso la preghiera comunitaria carismatica, prendiamoci cura dei fratelli, chiamando ognuno per nome come solo Gesù sa fare, preparandoci con la preghiera personale prima dell’incontro di gruppo. Diventiamo anche capaci di inginocchiarci e chiedere perdono: il RnS diventi una scuola di perdono, perché lo stare insieme ci rende forti per vivere nella pace e nella comunione. Interceda per la nostra regione Maria, l’unica persona rivelatasi capace di dire veramente un sì pieno a Dio, e ci guidi là dove vengono formati nuovi evangelizzatori.
Enzo Gastaldi
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