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Messaggio del coordinatore nazionale del Rinnovamento nello Spirito Santo

Salvatore Martinez

per il XXV di Pontificato di Giovanni Paolo II

 

Come non ringraziare lo Spirito Santo per il Pontefice magno che ha salutato due millenni Salvatore Martinez col Santo Padre durante l'udienza del 14 marzo 2002di storia cristiana! La riconoscenza si fa stupore inesausto se si considera il “passo profetico”, ostinato e impavido, di Giovanni Paolo II, un cammino al quale il Papa non ha voluto far mancare la grande famiglia dei movimenti ecclesiali e delle nuove comunità.

Giovanni Paolo II, Pontefice di nome e di fatto! L’anelito all’unità ha contraddistinto questo venticinquennio; un papato che ha eretto “ponti comunionali” in ogni direzione praticabile e al di là di ogni steccato ideologico, quale tratto costante di docilità ai desideri dello Spirito. 

È in questo respiro che s’inscrive la promozione e la valorizzazione dei “laici associati” nel Magistero di Giovanni Paolo II che ha indicato i Movimenti come luoghi pedagogici dello Spirito - dove il divario tra fede professata e vissuta si fa breve - e come istanza comunionale e missionaria dello Spirito, per il maggior bene della Chiesa universale e a partire dalle Chiese particolari. 

Quanto ascolto e incoraggiamento abbiamo ricevuto per progredire nel dono della reciprocità ecclesiale. Con la Pentecoste del 1998, poi, il cuore di Giovanni Paolo ha dato vita ad una nuova stagione d’amore nella Chiesa, un tempo in cui i L'udienza privata del Santo Padre del 14 marzo 2002carismi dello Spirito distinguono e non dividono la multiforme opera di Dio. Giovanni Paolo II ha, così, inaugurato un “nuovo esodo”: il mondo incredulo si piegherà alla potenza dello Spirito se carismi, ministeri, uffici e vocazioni ecclesiali saranno credibili nella capacità di procedere unanimi e concordi.

Il Rinnovamento nello Spirito ha accolto con profonda convinzione questa sfida e per questa via non mancherà di procedere. Grazie, Giovanni Paolo II! Seppure inferma, la Chiesa è sempre più viva nella sua passione profetica e inesausta nella sua volontà di dire e dare Cristo.

 

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