GIOVANNI
PAOLO II
Ad
un anno dalla scomparsa del Pontefice “Uno dei compiti più urgenti della Chiesa di oggi è quello della formazione dei fedeli laici. Questa deve, pertanto, essere una delle vostre priorità. La fede muore quando è ridotta a costume, a consuetudine, a esperienza puramente emotiva. Essa ha bisogno di essere coltivata, aiutata a crescere, sia a livello personale che a livello comunitario. So che il Rinnovamento nello Spirito si prodiga per rispondere a questa necessità, cercando forme e modalità sempre nuove e più adatte alle esigenze dell’uomo di oggi. Vi ringrazio per quello che fate e vi chiedo di perseverare nel vostro impegno”. (Giovanni Paolo II; Città del Vaticano, 4 aprile 1998. Udienza privata ai responsabili del RnS nell’anno dedicato allo Spirito Santo. “L’amore per la Chiesa e l’adesione al suo Magistero, in un cammino di maturazione ecclesiale sostenuto da una solida formazione permanente, sono segni eloquenti dell’ impegno del Rinnovamento nello Spirito. Il Signore guidi i vostri passi e renda i vostri propositi ricchi di frutti per voi stessi e per la Chiesa”. (Giovanni Paolo II; Città del Vaticano, 14 marzo 2002. Udienza privata ai responsabili del RnS nel giorno dell’approvazione definitiva dello Statuto da parte della CEI e nel XXX anniversario della nascita del Rinnovamento in Italia). Con queste illuminanti definizioni vogliamo ricordare il nostro amato Pontefice Giovanni Paolo II. Ad un anno dalla nascita al cielo del servo di Dio Giovanni Paolo II, confortati dalla luce ancora viva della sua testimonianza, rendiamo grazie al Signore per il dono grande che ha fatto all’umanità attraverso questo Pontificato. “Fare memoria” è opera dello Spirito in noi. Ricordare Giovanni Paolo II è come “risvegliare” la presenza dello Spirito, perché è lo Spirito che ha reso l’indimenticabile Pontefice un vero capolavoro, ancora ammirabile e di certamente indimenticabile. Giovanni Paolo II, un uomo totalmente immerso nelle realtà dello Spirito, dedito a meditare le cose del cielo e per questo sempre così premuroso verso le necessità della terra. Giovanni Paolo II, il Papa dei “contrasti riconciliati”, capace – come solo i santi sanno fare – di rendere “facili” anche le cose più “difficili”, “praticabili” anche le sfide più “improbabili”. Giovanni Paolo II: pensiero “semplice” e “complesso” insieme; “forte” nella denuncia dei mali contemporanei e “debole” nel suo corpo provato; “inarrivabile” nella quantità d’impegno profuso, “avvicinabilissimo” nella sua disarmante umanità. Giovanni Paolo II: Pontefice “di nome e di fatto” nella straordinaria capacità di additare in Cristo la meta più prossima ad ogni uomo; di fare della Chiesa una madre più umile e una casa per tutti; di definire i Movimenti ecclesiali “realtà provvidenziali” da comprendere e amare con maggiore intensità. “Sì! Il Rinnovamento nello Spirito Santo può considerarsi un dono speciale dello Spirito Santo alla Chiesa in questo nostro tempo. Nato nella Chiesa e per la Chiesa, il vostro è un movimento nel quale, alla luce del Vangelo, si fa esperienza dell’incontro vivo con Gesù, di fedeltà a Dio nella preghiera personale e comunitaria, di ascolto fiducioso della Parola, di riscoperta vitale dei Sacramenti, ma anche di coraggio nelle prove e di speranza nelle tribolazioni”. (Giovanni Paolo II; Città del Vaticano, 14 marzo 2002. Udienza privata ai responsabili del RnS per il XXX anniversario della nascita del Rinnovamento in Italia, nel giorno dell’approvazione definitiva dello Statuto da parte della CEI). Richiamando alcune sue celebri espressioni indirizzate al RnS vogliamo qui ricordarlo come
Il Papa e il RnS. Vent’otto anni indimenticabili, una corrispondenza di gioie e di speranze capace di far scaturire in ciascuno di noi un amore grande, sempre più grande per la Chiesa e un impegno ancora più deciso per la causa della nuova evangelizzazione, nel potere dello Spirito, attraverso i ministeri carismatici. Nel nuovo Successore di Pietro, Papa Benedetto XVI, lo Spirito ci indica la continuità ideale e fattuale del Pontificato “magno” di Giovanni Paolo II. Non c’è altro modo per tenere viva l’eredità del Papato che ha cambiato la storia, a cavallo tra due millenni, se non quello di continuare ad amare umilmente e fedelmente la Chiesa, docili alle indicazioni che il Vicario di Cristo non mancherà di offrirci, come espressione di un amore che continua e di cui siamo già stati fatto oggetto. |