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XXVI Convocazione diocesana di Palermo

Domenica 10 ottobre 2004

 


“Ripieni di Spirito Santo testimoniamo Cristo al mondo” questo il tema della XXVI Convocazione dei gruppi della diocesi di Palermo tenutasi domenica 10 ottobre.

Oltre duemila persone hanno affollato il Centro Carismatico “Gesù liberatore” voluto e fondato da Padre Matteo La Grua dove da anni ormai svolge il suo grande ministero di guarigione e liberazione al servizio del popolo di Dio.

“Abbiamo circa settanta gruppi in tutta la diocesi di Palermo – dice Tonino Tirrito, coordinatore diocesano – e le nostre convocazioni attirano tanti fedeli che possiamo considerale delle adunanze regionali”.

Alla accoglienza e alla presentazione della giornata da parte di Tonino Tirrito è seguita una forte preghiera carismatica comunitaria nella quale il Signore ci ha fatto dono della gioia nonostante le mille difficoltà e le mille croci che ognuno si porta dietro.

La prima relazione è stata tenuta da padre Elias Vella, francescano di Malta, impegnato nel mondo a diffondere la misericordia di Dio attraverso il ministero di liberazione – è esorcista della diocesi maltese – e di guarigione.

Padre Elias ha condotto l’assemblea attraverso la riscoperta del battesimo spiegando che l’essere ripieno dello Spirito implica anche l’essere ripieno dei sette doni, dei carismi, esercitare i ministeri con la forza del frutto dello Spirito.

Padre Matteo La Grua, in una potente esortazione ci ha invitati a deciderci finalmente per Cristo, a fare sul serio, a cambiare il mondo e a riscoprire la gioia delle origini. Ci ha ricordato non senza emozione che proprio 29 anni fa, il 10 ottobre 1975, il card. Pappalardo, gli dava il mandato di sorvegliare e pasturare il gregge carismatico che a Palermo cominciava a fare i primi passi.

 

Che gioia! 29 anni fa!

 

Ignazio Cicchirillo, coordinatore regionale, nella terza relazione ha ribadito la forza e la verità della testimonianza in Cristo Gesù vivo attraverso la preghiera ed il ritorno al cenacolo per uscirne rafforzati e luminosi e perché la nostra testimonianza porti frutto.

 

Un momento esperienziale, caratterizzato dalla preghiera per gli oppressi, gli ammalati, gli sfiduciati, ha anticipato la grande celebrazione Eucaristica.

 

Gian Piero Corso

Pastorale diocesano di Palermo

 



 

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