Bentornato in mezzo a
noi, Eterno Bambino,
che attraversi i secoli e alla Tua luce li dispieghi.
Com’è breve l’eterna
grazia della Tua presenza,
se anno dopo anno la Tua venuta continua a svegliarci dal torpore del
tempo.
Com’è fugace il giorno e cieca la terra che Ti contiene,
se siamo ancora incapaci di sussultare di gioia, ammantati di favole
sciocche.
Perdonaci, Divin
Bambino!
Non chiederci di profittare della Tua ricchezza: ci basta essere poveri
e lamentarcene.
Non chiederci di assumere la Tua sapienza: ci basta essere stolti e
lasciarci morire.
Non chiederci di ricevere il Tuo amore: siamo già sazi e poi perché
darsene pensiero…
Eppure ritorni,
perché non venga meno la Tua Parola, data,
perché non viene meno la Tua Carne, offerta.
E noi, qui, ben
lontani dallo stupore di Maria,
ci decidiamo ancora una volta a riceverTi.
Non accetti regali e del resto sappiamo che a Te, Figlio di Dio, nulla
manca.
Cosa fare, allora,
per dirTi che – nonostante tutto – Ti aspettiamo?
Proviamo a tacere e a farci silenzio, perché il Tuo vagito scuota la
terra;
proviamo a tacere e ad adorare, perché il Tuo volto si stampi sul mondo.
Che la nostra
preghiera Ti sia il nutrimento, perché Tu cresca
tra gli uomini, o Bambino Gesù;
le nostre mani alzate capaci di avvicinare il Cielo,
le nostre azioni finalmente buone più di ogni male.
Benedetto sia il Tuo
Spirito, che vive in noi perché Tu sempre viva:
senza di Lui non sarebbe mai stato,
né mai tornerebbe ad essere Natale.
E allora grazie, una
volta ancora,
e Buon Natale, Signore Gesù!