La
missione? Una questione di “chiamata”. Così ho vissuto la “chiamata”
- al cellulare – che mi ha raggiunto quest’estate. Ma Dio, si sa, è
moderno (perché gli appartengono tutti i tempi) e fa anche di questi
scherzi… veri, scherzi per preti! Voglio così ringraziare il
Signore per la non prevista quanto bella esperienza che mi ha
irrinunciabilmente proposto nonché divinamente disposto a compiere
nella nostra missione moldava. Così, sistemata qualche
difficoltà riguardante altri impegni pastorali presi per il periodo
estivo, davo la mia disponibilità allo Spirito per l’originale
fuori porta che mi presentava tramite Bruna Pernice, referente
del CNS per il progetto Chiesa Moldava.
Da
qualche anno, da quando cioè il Signore ha affidato al Rinnovamento
nello Spirito una collaborazione di sostegno all’Implantatio
Ecclesiæ in Moldavia costituendo una piccola comunità
missionaria legata alla diocesi di Chişinău, a livello nazionale si
organizzano, durante l’anno, week-end di vita missionaria
finalizzati a promuovere una formazione di tipo missionario,
favorire una maggior consapevolezza della vocazione propria del
battezzato, risvegliare lo slancio missionario e conoscere meglio
l’impegno del nostro Movimento per la Chiesa moldava. Alcuni di
questi fratelli che prendono parte alla scuola di vita missionaria,
vengono poi invitati a fare, nel periodo estivo, un’esperienza
sul campo, raggiungendo la nostra comunità in Chişinău. Così, lo
scorso agosto, hanno preso il volo assieme all’équipe, formata per
l’occasione da Bruna Pernice, Maura Cattani, Livio Giorgioni
(preziosissimo anche per le traduzioni in lingua russa) e da colui
che vi scrive, un fratello e alcune sorelle che qui ricordiamo e
ringraziamo per la generosità del servizio donato e per la fede
testimoniata ai fratelli moldavi che in quei giorni abbiamo
incontrato: Claudia dal Molise, Elisa e Rita dalla Sicilia, Adelina
dalla Sardegna, Loredana dalla Campania, Anna dalla Calabria e
Angelo dalla Liguria. Atterrati nella capitale moldava abbiamo
raggiunto “Casa della Provvidenza”, un centro sociale-pastorale
della diocesi, presso il quale si trova la nostra comunità
missionaria. La nostra collaborazione con la Chiesa Moldava ha
fondamentalmente lo scopo di sostenere e fornire un supporto
nell’evangelizzazione e nella formazione dei fedeli laici, bisognosi
di interiorizzare la fede e maturare una piena partecipazione alla
vita ecclesiale. Il tempo estivo, pertanto, si presta bene a dare
vita a preziosi momenti di evangelizzazione nelle parrocchie e
incontri formativi, anche a favore della comunità propedeutica al
Seminario che accoglie i giovani in discernimento vocazionale.
Quest’anno, per la prima volta, di concerto con il Vescovo di
Chişinău, mons. Anton Cosa e il cappellano del Centro, don Daniel,
si è pensato di proporre un ritiro per giovani, preparato, a sua
volta, durante tutto l’anno, incontrando le diverse comunità
parrocchiali. Le giornate hanno avuto come filo conduttore il
Messaggio del Santo Padre per la Giornata mondiale della gioventù
2006, dal tema: “Lampada per i miei passi è la tua parola, luce sul
mio cammino” (Sal 118, 105). Un percorso, dunque, tutto incentrato
sulla Parola: annunciata, pregata e celebrata, attraverso
diversificati momenti e seguendo le tappe della collaudata via della
Lectio Divina, che il Pontefice ripropone con forza
all’attenzione dei giovani. Tutti i giovani che hanno preso parte a
questo ritiro (una quarantina circa) hanno ricevuto, per mano del
Vescovo, ciascuno una copia dei Vangeli in lingua russa, fatto
eccezionale per quei nostri giovani fratelli. È stato un crescendo
di ascolto, coinvolgimento, preghiera e meditazione che è culminato
naturalmente nella tappa della contemplatio, proposta in
Adorazione del Verbo fatto Carne e conclusa con una breve
processione eucaristica esterna e solenne benedizione, che
sottolineava il mandato del Signore di andare, dietro a lui, ad
annunciare fuori, le meraviglie esperimentate in quei giorni
trascorsi con lui (cf Mc 3, 13-15). Meraviglie spirituali che
abbiamo potuto cogliere, nonostante le notevoli difficoltà
linguistiche, proprio perché lo Spirito continua sempre a far dono
dell’unico linguaggio dell’Amore che il cuore di ogni latitudine
comprende. Tutto questo non può essere taciuto e perciò ne diamo
testimonianza per lodare ancora una volta, come Chiesa di Dio e
popolo di Rinnovamento, il Risorto, che è il Dio con e per noi,
tutti i giorni sino alla fine dei tempi (cf Mt 28, 20).
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