“Liberi per Vivere”: è questo il titolo del Manifesto presentato questa
mattina a Roma dall’Associazione Scienza & Vita, dal Forum delle
Associazioni familiari e da Retinopera.
Il
contenuto del Manifesto, mediante il quale viene lanciata una grande
opera di coscientizzazione popolare sul tema della fine della vita, è
stato illustrato da Maria Luisa Di Pietro (copresidente di Scienza &
Vita) e ha ottenuto il sostegno convinto e immediato dei presidenti
delle altre due “reti”: Giovanni Giacobbe (Forum) e Franco Pasquali (Retinopera).
L’obiettivo di questa operazione culturale è quello di raggiungere tutto
il mondo cattolico italiano, innanzitutto attraverso le parrocchie e i
gruppi ecclesiali, in vista della costruzione di un giudizio comune
attorno alle grandi domande che accompagnano la fine della vita. Ma per
fare questo è necessario il coinvolgimento di tutte le espressioni del
laicato cattolico. A tal fine, è stata già raccolta l’adesione convinta
e consapevole di tutto il mondo delle associazioni, dei movimenti e
delle nuove realtà ecclesiali italiane. Il Manifesto, infatti, è già
stato sottoscritto da oltre trenta presidenti, anche in rappresentanza
di categorie che sono già in prima linea nella difesa della vita. Oltre
alle tre reti promotrici, sino ad ora hanno già aderito: Azione
cattolica, Cl, Acli, Mcl, Mpv, Rinnovamento nello Spirito Santo,
Cammino Neocatecumenale, Comunità di Sant’Egidio, Coldiretti, Famiglie
nuove, Ugci, Acos, Amci, Aris, Cnal, Cif, Conf. Naz. Consultori
d’ispirazione cristiana, Copercom, Fuci, Meic, Unitalsi, Age, Agesc,
Csi, Ucfi, Icra, Confed. Naz. Misericordie, Vivere In, Federazione
Nazionale Società di San Vincenzo De Paoli, Ucid, e altri si stanno
aggiungendo. Dunque un grande momento unitario, di popolo, che prelude
all’esplosione di migliaia di iniziative su tutto il territorio
italiano. Si tratterà innanzitutto di momenti di catechesi sulla vita,
ovvero di profondo discernimento cristiano, ma anche incontri, eventi e
confronti pubblici. Anche in questa occasione la fantasia e la
partecipazione del popolo cristiano farà la differenza.
In ogni caso - è stato ribadito nel corso della conferenza stampa – non
mancherà il confronto e il dialogo con i non credenti che condividono il
rispetto per la vita in ogni sua fase, dal concepimento alla morte
naturale.
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