TESTIMONIANZE...
Il Signore vi vuole in Spagna!
L’esperienza nasce già nelle settimane prima di partire, quando una serie di alterne vicissitudini continuavano a rendere incerta la partenza della nostra famiglia per Valencia. E’ stato un atto di fede! Ad un certo punto una nostra sorella del nostro gruppo ha affermato con tono profetico: “Il Signore vi vuole in Spagna! E... partirete!” E alla fine siamo veramente partiti. L’arrivo è stato un ritrovarsi fra fratelli conosciuti e non, con la gioia di condividere un’esperienza da vivere e scoprire giorno per giorno. I primi giorni sono stati insoliti per noi abituati ai ritmi della Convocazione di Rimini. Sembrava strano non dover correre di qua e di là, arrivando sempre in ritardo per qualcosa. Ma il Signore ci stava donando di vivere una esperienza diversa nello Spirito, che si manifestava nella nostra famiglia e in tutti attraverso la condivisione di una fraternità serena, che ha fatto anche del tempo libero, una opportunità per sperimentare quella dimensione del Rinnovamento che il nostro Coordinatore Nazionale ama chiamare “una famiglia di famiglie”. E tutti insieme siamo stati e ci siamo sentiti come realmente una SOLA FAMIGLIA! Una dimensione tanto più autentica perché vissuta, oltre che nella preghiera, nella quotidianità di una giornata come quella ad esempio trascorsa interamente a Benicassim, fatta di riposo, preghiera, messa, roveto ardente e “paiellata”. Dove non c’è stata differenza nel sentirci “famiglia di famiglie” in ciascuna delle circostanze che il Signore ci donava di vivere. Che bella la ferialità dello Spirito e nello Spirito! Poi il sentire di essere coinvolti in qualcosa di veramente grande: il Convegno teologico internazionale. Salvatore ci ha veramente emozionato con il suo intervento! Forte è stata l’eco nel nostro cuore della sua affermazione: “la famiglia va vista come una realtà penultima”. Abbiamo avuto la percezione di vivere eventi “storici” per il Rinnovamento in “real time”! Il Convegno Nazionale del Rinnovamento Spagnolo, è stato il luogo dove abbiamo assistito alla trasformazione di due popoli in uno: le lingue (italiano e spagnolo) si sono mescolate tra loro abbattendo le differenze e offrendo la possibilità di vivere istante per istante la Grazia che il Signore donava all’assemblea. Canti, preghiere, esortazioni, in più lingue e in “lingue” sono diventati un’unica e accorata lode. L’arrivo del Papa! I tempi, gli orari, la folla, l’incertezza di un posto a sedere, i nostri bambini, non ci consentivano di presenziare agli eventi previsti nel programma (veglia il sabato sera, messa la domenica mattina). Abbiamo scelto che almeno uno di noi fosse presente alla messa della domenica mattina con il Santo Padre. La sera davanti alla televisione per la diretta della veglia, improvvisamente Boris, nostro figlio grande, esclama: “io quelli li conosco, stanno parlando dal Papa!” Erano Salvatore e Luciana chiamati a proclamare una lettura nel corso della veglia. E’ stato motivo per noi, appartenenti alle generazioni del Rinnovamento che ne hanno vissuto le origini, per riflettere sulla storia e la genesi del nostro movimento, cui davanti ai nostri occhi si stavano schiudendo orizzonti impensabili. Il giorno dopo alle 5,45 partenza da Benicassim, arrivo a Valencia dopo un’ora, la città era già invasa dagli autobus. Ritroviamo il parroco di Benicassim con la sua gente, ci salutano con gioia è stato come incontrare degli amici, e poi... poi il mondo intero! Non è descrivibile la sensazione di vedere il popolo di Dio in cammino verso di Lui, eppure già le nostre Convocazioni di Rimini dovevano averci abituato, ma a Valencia l’esperienza è stata diversa, se ha un senso si può dire che è stata totale! Lingue, abbigliamento, colori che si mescolavano in unità. Sorrisi, saluti, “Olà“ che rincorrevano altri “Olà” accompagnati spesso dalla domanda “Italianos?”. Poi l’arrivo al luogo che ci accoglie, le sedie, un grattacielo che ci fa da ombra per tutto il tempo, il Papa che passa in auto a pochi metri, la radiolina per la traduzione simultanea che non c’è, la celebrazione: il Signore vivo e presente nelle sue famiglie, nei cuori di ciascuno! Il ritorno a Benicassim con nel cuore la sensazione di aver avuto il dono della partecipazione ad evento veramente GRANDE; in serata la finalissima dei mondiali, insieme si assiste alla partita, si canta Fratelli d’Italia, si balla per la vittoria. La “famiglia di famiglie” continua a vivere ogni esperienza nella serenità, nella fraternità, nella familiarità. Il giorno dopo si riparte per l’Italia, in aeroporto l’eco della vittoria dei mondiali torna e ogni tanto in memoria della serata precedente si riprende il canto “Fratelli d’Italia”. Arrivati a Fiumicino ci salutiamo e abbracciamo con tutti e nell’attesa delle valigie insieme con qualche fratello ci lasciamo cantando “Alza i tuoi occhi al cielo e vedrai nuovi orizzonti tu scoprirai …..” Noi possiamo affermare che questo canto per noi è stata profezia avverata. Abbiamo vissuto e visto nuovi orizzonti, abbiamo sperimentato l’essere famiglia di Dio, con le famiglie di Dio, vissuto la ferialità e lo straordinario che il Signore ci donava con naturalezza e serenità. Questo per noi è stato il miracolo di Valencia! Abbiamo chiesto ai nostri figli (5 e 12 anni) di offrirci un’osservazione su quei giorni, al di là dei riferimenti “poco spirituali” (aereo, mare, le bellezze architettoniche di Valencia e quant’altro), tutto vissuto nella spensieratezza e con gioia, a Boris, il più grande, è rimasto nel cuore l’aver assistito all’uscita dalla Basilica (un momento veramente particolare!) della Madonna de Los Desamparados, patrona di Valencia, che ha poi riconosciuto sul palco vicino al Papa. Non possiamo che rendere grazie al Signore per questa esperienza importante, profonda, intensa! E’ stato bello esserci, è stato bello esserci insieme!
Gino e Patrizia
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