Ecco, io vi invio!
Cronaca della XXIII Giornata mondiale della gioventù
«Ora, dopo queste cose, il Signore designò altri settantadue e li inviò a due a due davanti al suo volto in ogni città e luogo dove lui stesso stava per venire. […] “In qualunque casa entriate, prima dite: Pace a questa casa. Se vi sarà un figlio della pace, la vostra pace scenderà su di lui, altrimenti ritornerà su di voi. Restate in quella casa, mangiando e bevendo di quello che hanno, perché l’operaio è degno della sua mercede. Non passate di casa in casa. Quando entrerete in una città e vi accoglieranno, mangiate quello che vi sarà messo dinanzi, curate i malati che vi si trovano, e dite loro: Si è avvicinato a voi il regno di Dio”» (Lc 10, 1. 5-9) Mi pare proprio questa la cornice biblica dentro cui il Signore ha voluto dipingere la GMG 2008 per i giovani del Rinnovamento nello Spirito che sono partiti in “settantadue”, alla volta della lontana terra d’Australia. Esperienza straordinaria ed esaltante per i nostri ragazzi, un percorso intriso di stupore e di fede, di accoglienza e di gioia, di fatica e di riconoscenza. Un cammino che si è costantemente intrecciato con quello delle meravigliose famiglie dei gruppi italo-australiani del Rinnovamento nello Spirito di Brisbane e Sydney, che hanno toccato le nostre vite con la loro testimonianza di fede e di accoglienza davvero carismatica! Ripercorrere quasi un mese di cammino in poche righe è impresa assai ardua. Per questo vorremmo che parlassero le immagini, i ricordi, le emozioni, le testimonianze dei protagonisti di questa GMG 2008: i nostri giovani pellegrini, ai quali va il nostro invito a “gettare in rete” tutto quanto possa regalare a molti un po’ del tempo trascorso insieme e del nostro cammino australiano… dietro a Cristo Signore e al Successore di Pietro che tenacemente guida la “barca” della sua Chiesa. Allora, assieme ad alcune foto, che fermano momenti di vita e di preghiera, facciamo parlare il cuore dei nostri ragazzi che invitiamo a condividere in questo spazio un passaggio della loro Giornata Mondiale della Gioventù. È stata una GMG fortemente “carismatica”, e più che mai il nostro grazie va al Signore Gesù per questo evento di grazia che ci ha concesso di poter celebrare, ancora una volta, assieme a “ogni lingua, popolo e nazione”, la fede viva di una Chiesa giovane! Il grazie di tutto il Rinnovamento al Santo Padre che ha voluto che tutta la GMG, e tutta la sua lunga preparazione, ruotasse attorno alla persona dello Spirito Santo. Il tema di questa XXIII Giornata Mondiale della Gioventù era per l’appunto “Avrete forza dallo Spirito Santo che scenderà su di voi e mi sarete testimoni” (At 1, 8): come non sentirci familiari a queste parole che, “nuovamente”, sono scese nel nostro cuore attraverso la parola ferma di Benedetto XVI. Che gioia per tutti noi celebrare così solennemente lo Spirito Santo! Abbiamo intuito l’inizio di un nuovo tempo dello Spirito. Un grazie sentito a tutti i gruppi RnS di lingua italiana della lontana (ormai vicina) terra d’Australia, che ci hanno accompagnato con la loro preghiera. In particolare alle famiglie di Brisbane e Sydney che hanno aperto più che generosamente le loro case ai nostri giovani pellegrini, accogliendoli come figli. Grazie di cuore, infine, a tutto il Comitato Nazionale di Servizio del RnS che ha voluto e benedetto questo pellegrinaggio dei nostri giovani; al presidente del RnS, Salvatore Martinez, e a sua moglie Luciana per aver “camminato con noi”; a Paolo Zunino e tutta la Cooperativa Servizi per l’organizzazione e a ogni giovane partecipante per aver detto “Sì”, sull’esempio di Maria, allo Spirito Santo. E io che vi scrivo, che ho avuto il privilegio di accompagnare questo pellegrinaggio, ringrazio lo Spirito Santo per ciascuno dei volti che mi ha regalato durante questo cammino; giovani e vecchi, assieme, hanno rallegrato non solo le piazze di Sydney ma l’agorà del mio giovane cuore sacerdotale, che tanto ha ricevuto da ciascun incontro. La mia gratitudine, poi, al Rinnovamento, che ha voluto dare fiducia al mio ministero in mezzo a questi straordinari giovani, futuro della Chiesa e di tutto il Movimento. La missione nasce dall’amore del Padre per tutti i suoi figli e termina nell’amore dei figli per il Padre e tra di loro. Essa si allarga in un orizzonte sempre più ampio, fino ad abbracciare gli estremi confini della terra: è il cerchio delle braccia del Padre, che si apre a stringere tutti i figli senza perderne alcuno, perché non ha figli da sprecare. Le condizioni della missione dei Settantadue, sono le medesime di Gesù: lui, il Figlio, che ha lasciato il Padre ed è “venuto” a cercare i fratelli. Noi, i Settantadue, “designati” dallo Spirito a collaborare alla sua opera: fare di Cristo il cuore del mondo! La Parola data a Israele deve raggiungere tutti i figli di Dio, tutti i popoli: Settantadue più Dodici fanno sette volte dodici: la totalità (sette) degli uomini è popolo di Dio (dodici)! don Piero Sortino
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