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Il Pellegrinaggio previo dei Giovani Italiani a Colonia
Un affascinante viaggio verso il cuore dell’Europa
 


 

Valentina Girolimetti - Clicca per ingrandire...Dal 29 dicembre al 7 gennaio scorsi, su iniziativa del Servizio Nazionale di Pastorale Giovanile, ha avuto luogo un “Pellegrinaggio Previo” dei giovani italiani, nei luoghi della prossima Giornata Mondiale della Gioventù.

Tra i ventiquattro pellegrini, anche Valentina Girolimetti, inviata in rappresentanza del Rinnovamento nello Spirito Santo che, con il seguente articolo/testimonianza, ci guida in un affascinante viaggio “verso il cuore dell’Europa”, contrassegnato da “esperienza, incontro, dialogo, condivisione e amicizia”.

 


Pellegrinaggio previo (SNPG) – GMG Colonia 2005

Clicca per ingrandire...Siamo alle porte della XX Giornata Mondiale della Gioventù che si terrà a Colonia dal 16 al 21 agosto. Tanti di noi hanno partecipato alle precedenti, altri faranno questa esperienza per la prima volta. Una cosa è certa: Gesù aspetta chi, zaino in spalla, lascerà tutto per andare ad incontrarlo seguendo l’esempio e le orme dei Magi. Il tema che il Santo Padre ha scelto per la GMG è, infatti,  “Siamo venuti per adorarlo”, ripreso dall’episodio in cui Matteo, nel suo Vangelo, narra la visita di queste “strane figure” venute dall’Oriente per dare gloria al Re dei re.

Ma perché questo tema? E perché Colonia? Non possiamo ignorarlo se abbiamo intenzione di intraprendere questo pellegrinaggio, se vogliamo ascoltare e vivere l’invito che Giovanni Paolo II ha fatto a noi giovani nel suo messaggio per la GMG: “I Magi arrivarono a Betlemme perché si lasciarono docilmente guidare dalla stella. E’ importante imparare a scrutare i segni con i quali Dio ci chiama e ci guida. Quando si è consapevoli di essere da Lui condotti, il cuore sperimenta una gioia autentica e profonda, che si accompagna ad un vivo desiderio di incontrarlo e ad uno sforzo perseverante per seguirlo docilmente.” (Dal Messaggio per la XX Giornata Mondiale della Gioventù).

Forse sembrerà strano parlare dei Re Magi adesso che la festa dell’Epifania è trascorsa da qualche mese. Eppure un senso in tutto questo c’è: Colonia è la città che custodisce le loro reliquie e venera queste tre figure ormai da secoli.

Seguire le loro orme e conoscerne la storia è importante ed è quanto si è proposto il Pellegrinaggio Previo dei giovani italiani, promosso dal Servizio Nazionale di Pastorale Giovanile (SNPG), al quale ho partecipato dal 29 dicembre al 7 gennaio scorso.

Clicca per ingrandire...Ha senso seguire una stella? Che cosa cerca l’uomo fuori della sua natura? A Chi dobbiamo affidare i doni della nostra vita? Sono alcune delle domande che ci siamo posti all’inizio di questo affascinante viaggio che abbiamo vissuto. Siamo partiti in 24 ragazzi, provenienti da varie regioni italiane o scelti in rappresentanza dei principali gruppi, associazioni e movimenti ecclesiali. Esperienza, incontro, dialogo, condivisione e amicizia sono state nostre compagne verso il “cuore” dell’Europa nel viaggio da Milano a Colonia e che ci ha portato a visitare anche zone della Francia.

Tre gli itinerari seguiti e realizzati dal Servizio Nazionale con il pellegrinaggio previo, tre le esperienze che ora ciascuno di noi sta riportando nelle proprie realtà.

Innanzitutto un percorso che ha sapientemente intrecciato la storia, i luoghi e le tradizioni che le preziose reliquie hanno lasciato nei numerosi centri, grandi e piccoli, soprattutto della Borgogna e dell’Alsazia. Poi l’incontro con alcuni nostri connazionali emigrati in Germania dal dopoguerra, la preghiera insieme, lo scambio e l’abbraccio tra la vecchia e la nuova generazione di chi da anni fa esperienza della mancanza di lavoro ed è costretto a lasciare il proprio paese in cerca di una situazione migliore. Si sono aperti così i nostri occhi sulla realtà dell’emigrazione che tuttora coinvolge tanti nostri connazionali, spesso molto giovani, basti pensare che solo nella diocesi di Colonia ogni anno arrivano circa 6000 italiani in cerca di lavoro (e altrettanti rimpatriano). Infine, ma non per ultima, la conoscenza delle persone che stanno muovendo la complessa macchina organizzatrice della GMG, i volti della Chiesa Tedesca che aspetta con ansia di poter spalancare le porte al mondo portando un nuovo messaggio di pace, comunione e speranza e che vede, nell’evento che sta preparando, la possibilità di una forte testimonianza dei giovani del mondo ai giovani tedeschi.

Clicca per ingrandire...Tra gli incontri più significativi che abbiamo vissuto c’è di certo quello con il Cardinale Meisner che, con spirito davvero profetico, ha voluto sottolineare l’importanza della GMG: “Nel ventesimo secolo si sono verificate due grandi catastrofi provenienti dalla Germania, ovvero la prima e la seconda guerra mondiale. Desideriamo che in questo ventunesimo secolo dalla Germania venga una forza pacificatrice, quella dei giovani. Ho chiesto al Papa di fare tutto il possibile per essere presente qui a Colonia”.

Abbiamo visitato Aquisgrana, simbolo delle radici cristiane dell’Europa, oggi così discusse ed attaccate e questo è stato motivo per noi di riflessione soprattutto sulla ragione che siamo tenuti a dare al mondo della speranza e della fede che è in noi.

Infine abbiamo visitato Marienfeld, letteralmente  “Campo di Maria”, dove ad agosto, e più precisamente la notte tra il 20 e il 21, si celebrerà la grande Veglia e la S. Messa conclusiva con il Papa. In questa enorme area è già stata eretta una grande croce. Lì, abbiamo affidato alla Madre di Dio il nostro cammino e quello di tanti giovani che accorreranno, spinti dalle loro gioie e speranze, a deporre la loro vita ai piedi di Gesù. 

Un’esperienza indimenticabile, quella del pellegrinaggio previo, per ciascuno di noi partecipanti. Portiamo indelebile nel nostro intimo l’unione dei cuori che solo lo Spirito può aver creato, la gioia dello stare insieme, la comunione ecclesiale, l’affetto fraterno. Ci siamo sentiti Chiesa e abbiamo vissuto la Chiesa nello scambio reciproco dei doni e carismi di ciascuno, nella ricchezza di cui ognuno era portatore, nelle celebrazioni eucaristiche, nell’ascolto della Parola e nelle preghiere comunitarie.

Alla fine dei dieci giorni non potevamo che lasciarci con un “ci vediamo a Colonia!”.

 


 

Le spoglie dei Re Magi

 

Le prime notizie delle spoglie dei Magi risalgono a quando l'imperatrice Elena, madre di Costantino, nel 326 si recò a Gerusalemme dove, insieme alla reliquia della vera croce, ritrovò anche i loro resti che decise di portare a Costantinopoli. La leggenda narra che il vescovo Eustorgio, tra il IV e il VII secolo, spostò le spoglie a Milano (in realtà furono donate alla città dai crociati), su un carro trainato da due vacche. Durante il viaggio un lupo ne assalì una, sbranandola, ma il Vescovo riuscì ad ammansirlo e lo costrinse a proseguire il viaggio trainando il carro al posto della bestia morta. Nei pressi di Milano il carro si fece sempre più pesante al punto che Eustorgio non riuscì a entrare in città per Porta Ticinese e decise allora di fare edificare una chiesa suburbana nel punto in cui il carro si era fermato, in cui lasciò le spoglie di Gaspare, Melchiorre e Baldassarre (poi ribattezzati dai milanesi Dionigi, Rustico ed Eleuterio). Alla sua morte, avvenuta nel 355, i milanesi lo fecero seppellire in quella stessa chiesa che poi prenderà il suo nome. Per un certo periodo di tempo le reliquie vennero dimenticate e riscoperte solo nel 1158, durante i lavori di potenziamento delle difese cittadine. Nel 1162, Federico I, detto il Barbarossa, rase al suolo Milano. Nell'ottica di una missione imperiale ricca di significati escatologici e messianici, si pensa che il Barbarossa abbia dato ascolto Clicca per ingrandire...al suo arcicancelliere, l'arcivescovo di Colonia Rinaldo di Dassel, che volle per sé le spoglie dei Magi sostenendo che Milano, la città ribelle, non era degna di custodirle. Rinaldo stava cercando di fare di Colonia un nuovo centro di pellegrinaggio, approfittando anche della recente canonizzazione di Carlo Magno, sepolto nella vicina Aquisgrana: le spoglie dei Magi lo avrebbero aiutato a creare un nuovo tipo di culto cattolico-imperiale basato sul concetto di Monarchia Sacra. Secondo un cronista dell'epoca, al momento della traslazione le spoglie erano integre, compresi pelle e capelli, e dimostravano un'età apparente rispettivamente di 15, 30 e 60 anni. Rinaldo partì da Milano il 10 giugno 1164 e arrivò a Colonia il 23 giugno (o luglio) dello stesso anno. Molti luoghi in Francia, Italia, Svizzera e Germania si fregiano dell'onore di avere ospitato le reliquie durante il tragitto e in molte chiese si trovano ancora frammenti lasciati in dono. La testimonianza di questo passaggio si trova anche in nomi come «ai tre Re», «le tre corone» e «alla stella», dati ad alberghi e osterie. A Colonia le spoglie furono poste in un'arca d'argento dorato nella chiesa di San Pietro. Con lo sviluppo del culto dei Magi (tanto diffuso al punto che nei paesi del nord Europa sulle porte delle abitazioni spesso comparivano le iniziali C.M.B. - Caspar, Melchior, Balthasar -, a protezione delle famiglie), nel 1249 San Pietro venne modificata e trasformata nella splendida cattedrale gotica che si può ammirare tutt'oggi.

 


 

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