Si è svolto a Loreto, dal
9 all'11 dicembre scorsi, presso il Centro “Giovanni Paolo II”, l’8°
Incontro di Fraternità dei responsabili nazionali e regionali del
Rinnovamento nello Spirito.
I partecipanti hanno
riflettuto e si sono confrontati sull’azione pastorale del Rinnovamento,
alla luce delle relazioni di indirizzo pastorale tenute alla Conferenza
Animatori di ottobre dal
Coordinatore
Nazionale Salvatore Martinez, che ha ribadito che “non ci può
essere rinnovamento spirituale senza un rinnovamento sociale”,
consegnando all’intero Movimento una prospettiva di maggiore
coinvolgimento nelle vicende umane e sociali, dove portare la cultura
della Pentecoste.
All’incontro ha
partecipato, presiedendo la Celebrazione Eucaristica, l’Arcivescovo
Prelato di Loreto, Mons. Gianni Danzi che ha riconfermato la
fiducia nel Rinnovamento per l’opera di evangelizzazione della famiglia
e dei giovani, attraverso i corsi di formazione che mensilmente si
svolgono nella Casa Famiglia di Nazareth in Loreto, di proprietà della
Diocesi e affidata al Rinnovamento nello Spirito Santo.
Sintesi dell'intervento
conclusivo di Salvatore Martinez
“È tempo di decisioni. Di
volgere lo sguardo alle nostre case, alle nostre realtà di provenienza,
dove siamo attesi per condividere quanto il Signore ci ha affidato”
Si rivolge così Salvatore
Martinez ai membri dei comitati regionali di servizio riuniti a Loreto
dal 9 all’11 dicembre scorsi, in occasione dell' VIII Incontro di
Fraternità.
Nella sua relazione
conclusiva, il coordinatore nazionale del RnS parla di condivisione,
gratitudine e gratuità; di carismi e amore fraterno.
Vivere,
agire, crescere nella fraternità. Il ricco intervento di Martinez è
fatto di riflessioni e consegne. “Il nostro vanto è lo Spirito Santo,
la sua divina assistenza mediante doni e carismi, la grazia di una
fraternità sempre più matura e fruttuosa per l’avvenire del nostro amato
RnS”. Ma cosa chiede il Signore ai responsabili? Cosa ha detto loro
nei giorni di Loreto “per bocca dei fratelli”? Quale eredità devono
condividere per la crescita del bene comune? Questi i punti fondamentali
dell’intervento. “Non so dov’è mio fratello. Sono forse io il suo
custode?” (Gen 4, 9) "Così - ricorda Martinez citando la
Sacra Scrittura - rispose Caino al Signore che chiedeva conto della
vita e del destino di Abele. Non ci succeda di rimanere senza parole
– ammonisce - o di dover mentire dinanzi alla stessa domanda che il
Signore pone a noi e al Rinnovamento, di cui ci ha reso immeritatamente
custodi e difensori”. E cita le parole di San Paolo rivolte alla
comunità di Corinto: “Vi esorto, fratelli, per il nome del Signore
nostro Gesù Cristo, ad essere tutti unanimi nel parlare, perché non vi
siano divisioni tra noi, ma siamo in perfetta unione di pensiero e di
intenti (1 Cor 1, 10)”. L’invito del coordinatore nazionale è quello
di aderire a tale “linguaggio esigente” e camminare nella “rotta
dell’unità. Unità di pensiero e unità di volere. Non c’è fraternità
senza questa fatica del cuore e della mente, senza ascolto e
valorizzazione dei più anziani fra noi…
La fraternità si vive, non
si immagina; si pratica, non si teorizza. Autorità carismatica e amore
fraterno: non esiste l’una senza l’altro. Imparare nello Spirito, questo
il metodo da adottare. Crescere insieme nella conoscenza della persona
di Gesù. E ancora, Martinez parla di formazione, ministeri e livello
diocesano, “ambito in cui si propone la diffusione della grazia del
RnS”. Poi, un cenno alla profezia: “Dobbiamo essere profetici per il
mondo a partire dalle nostre famiglie… Perché la nostra vita divenga
profezia, occorre “uscire” dalle nostre certezze e fidarci di più
dell’opera dello Spirito in noi”.
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