"Organizzare la speranza"
Documento approvato dal Consiglio Direttivo di Retinopera
Retinopera è un’associazione di II livello a cui aderiscono Associazioni e Movimenti del laicato cattolico, tra cui il Rinnovamento nello Spirito Santo insieme ad Azione Cattolica, Acli, Agesci, Cif, Coldiretti, Centro Sportivo, CTG, FOCSIV, Fondazione Toniolo, Fuci, Comunità di Sant’Egidio, Uneba, Confcooperative, Fondazione per la Sussidiarietà, ICRA, Mcl, e Umanità Nuova/Movimento dei Focolari. Retinopera si propone come diffusa “Opera delle reti”, fondata sui principi della dottrina sociale della Chiesa, facendosi espressione dell’autonomia e del ruolo costitutivo della società civile. In tal senso, si offre come punto di incontro per lo studio, l’attuazione e la diffusione della dottrina sociale della Chiesa e come laboratorio di riflessione e formazione, di convergenza attorno a specifici progetti ed obiettivi, di ricerca di posizioni comuni relativamente a questioni pubbliche di grande rilevanza e di promozione di conseguenti iniziative dell’associazionismo cattolico. Il presidente nazionale del RnS, Salvatore Martinez, fa parte dell’Ufficio di Segreteria insieme ad Adriano Roccucci, Claudio Gentili ed il tesoriere Maurizio Giordano. Il coordinatore dell’associazione è Franco Pasquali ed il segretario è Vincenzo Conso. In occasione delle elezioni del 13 e 14 aprile, il Consiglio Direttivo di Retinopera ha approvato il seguente documento che pubblichiamo. Il Consiglio Direttivo di Retinopera ha approvato il seguente documento: ORGANIZZARE LA SPERANZA “Le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce degli uomini di oggi, dei poveri soprattutto e di tutti coloro che soffrono, sono pure le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce dei discepoli di Cristo, e nulla Vi è di genuinamente umano che non trovi eco nel loro cuore” (Gaudium et Spes n.1). Animati da questo spirito guardiamo oggi al nostro Paese, mentre attraversa una profonda crisi che interessa la coscienza sociale delle nostre comunità civili e richiede ai cristiani percorsi di speranza affinché l’uomo del nostro tempo si risollevi e riprenda a camminare con fiducia verso il futuro. Alla vigilia di un passaggio elettorale delicato per il nostro Paese, vogliamo riaffermare la convinzione che la partecipazione piena e responsabile al voto costituisca una espressione alta della tensione al bene comune, così che siano vinte la tentazione della fuga e del disimpegno, favorite dall’impermeabilità dell’attuale sistema politico italiano. Le sfide a cui la storia oggi ci rimanda richiedono una lettura intelligente delle diverse situazioni in essere e soluzioni nuove che rimettano al centro di tutto la persona umana e la tutela di quei valori essenziali che riteniamo non negoziabili: la vita dal concepimento al suo naturale compimento, la famiglia fondata sul matrimonio, la libertà di educazione. Per questo siamo convinti che oggi sia necessario farsi seminatori ed organizzatori di speranza, per “perseverare con ogni sobrietà giorno per giorno … in un mondo che, per sua natura, è imperfetto” (Benedetto XVI, Spe Salvi n. 31). Una speranza che va, quindi, alimentata quotidianamente attraverso una cooperazione solidale per l’edificazione del bene comune, in una logica di sussidiarietà, attenti alle situazioni di emarginazione che sempre di più vanno crescendo nel nostro Paese. In tal senso, come ebbe a dire Giovanni Paolo II, “organizzare la speranza” diventa un modo “di professare la fede cristiana mediante segni concreti di impegno e di solidarietà, mediante la promozione costante della crescita morale e del risanamento dei costumi, mediante il superamento della paura e della rassegnazione” (Napoli, 9/11/1990).
E’ questo, dunque, il nostro impegno; è questo l’impegno che proponiamo
a quanti si candidano a stare nelle Istituzioni. |