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XXVII Convocazione Regionale della Campania

"Chi mangia di me, vivrà per me" (Gv. 6,57b) - Caserta, 17 ottobre 2004

 


Provenienti da tutta la regione, si sono radunate circa 7000 persone presso il Palamaggiò di Caserta per l’annuale Convocazione Regionale dei Gruppi e Comunità del RnS della Campania. Il Convegno si è tenuto per grazia all’indomani dell’anniversario di pontificato di Giovanni Paolo II (16.10.1978) e in concomitanza con la chiusura a Guadalajara (Messico) del Congresso Eucaristico Internazionale sul tema: "L’Eucaristia, luce e vita del nuovo millennio”.

Questa Convocazione ha fatto rivivere comunitariamente quello che viene descritto nell’Esodo (25,10-22ss). Infatti il segno iniziale per l’apertura della XXVII incontro regionale è stato “l’Arca dell’Alleanza” sulla quale ha preso posto la Parola di Dio portata in processione e posta al centro del palazzetto dello sport che per l’occasione è stato allestito come la tenda del Convegno. Visibile quindi la trasfigurazione dei volti delle persone che assistevano a tale segno e il loro entusiasmo nell’accogliere la processione con un applauso incessante. In seguito, il Comitato Regionale di Servizio nella persona della Coordinatrice regionale Tina Stingo ha dato il benvenuto al popolo del RnS della Campania convenuto per vivere una intensa giornata di comunione fraterna. Unità che si è vissuta ampiamente sia all’interno del movimento sia con gli altri movimenti presenti nella “Chiesa”. Erano presenti per testimoniare questo nuovo corso “di comunione” voluto dal Giovanni Paolo II i leader regionali dei Focolarini (Marta Chierico e Francesco Sala) della Comunità S. Egidio (Salvatore Esposito), della Comunità Gesù Risorto (Antonietta Capobianco), l’Equipe Notredame (Angelo e Anna Bellini), e i Cursillios (Alberto Cardone).

Presentando la giornata la coordinatrice regionale ha esortato tutti i presenti a ringraziare con un caloroso applauso, “segno del nostro affetto e della nostra riconoscenza per tutto quello che fanno per la Chiesa, per la grande famiglia del Rinnovamento e per la loro generosa e sollecita disponibilità”, Salvatore Martinez (Coordinatore Nazionale del RnS) e Luciana Leone. In seguito la Coordinatrice ha invitato tutti a riflettere sul tema di questo raduno che è un chiamata ad accostarci al “monte Sion e alla Città del Dio vivente (Eb. 12,22), dove ci riconosciamo fratelli, comunità fondata dall’Eucaristia per essere inviata in missione. È davvero questa ha proseguito la coordinatrice è “un’occasione straordinaria” che il Signore ci offre per crescere in quella duplice missione di discepoli e di testimoni dell’Amore eucaristico, mandati nel mondo, ”per trasformare con Lui la storia fino al suo compimento nella Gerusalemme celeste” (Ecclesia de Eucaristia, 60).

È seguita una forte preghiera carismatica comunitaria nella quale il Signore ci ha fatto dono della gioia nonostante le tribolazioni della vita.

La relazione mattutina è stata tenuta da Salvatore Martinez  sul tema: “L’Eucaristia, fonte di unità e di riconciliazione” (Un solo corpo, un solo spirito)”. Salvatore ha affermato in modo chiaro e deciso che: “se ci siamo incontrati, lo dobbiamo non tanto alla nostra iniziativa, quanto alla chiamata del Signore alla quale abbiamo dato, sempre con la sua grazia, la nostra umile e convinta risposta. Facciamo nostra la gioia e la gratitudine di Maria Santissima per le meraviglie operate dal Signore: "Grandi cose ha fatto in me l'Onnipotente e santo è il suo nome".

La sessione mattutina si è conclusa con una solenne Celebrazione Eucaristica presieduta da Don Angelo Barra (membro del Comitato regionale di Servizio Campania) e concelebrata da tutti i sacerdoti presenti. Don Angelo, durante l’omelia ha ribadito che: “la santa Eucaristia che stiamo celebrando è veramente il vertice di questa nostra giornata, il vertice che tutto raccoglie e unifica e che a tutto dà significato e compimento”.

La sessione pomeridiana ha visto protagonisti i giovani che ci hanno arricchito attraverso la rappresentazione in forma ridotta del Recital: “Un’altra storia d’amore” e infine i bambini ci hanno donato la loro gioia con canti e mimi.

A metà pomeriggio Luciana Leone (Caporedattore della Rivista Rinnovamento) ha svolto la relazione pomeridiana sul tema: “Dall’Eucarestia la testimonianza dell’amore e del servizio”.

Il dono della fraternità e dell'unità non bisogna solo custodirlo ma bisogna testimoniarlo nella vita, rendendolo visibile e sperimentabile, comunicandolo con nessuna remora agli altri, come la donna sapiente di cui ha tessuto l'elogio il libro dei Proverbi (cfr Pr 31, 10ss). Essa è in qualche modo il simbolo della Chiesa che lavora e che "apre le sue mani al misero e stende la mano al povero", suscitando dunque amore fraterno là dove c'è miseria e povertà. Le nostre stesse Chiese, sia al loro interno sia nei loro rapporti reciproci, non poche volte soffrono della mancanza di amore e di comunione, e rimangono in attesa di mani che si aprano al dono, ossia di cuori che siano accoglienti, pazienti, tolleranti, compassionevoli, capaci di perdono. Ed insieme è la nostra società umana a implorare, proprio a partire dalle sue innumerevoli situazioni di maggior divisione e conflittualità d'ogni genere, il bene della comunione e dell'unità.

Alle ore 17,30, mentre noi ricevevamo l’immensa gioia della visita del Cardinale Giordano, Arcivescovo Metropolita di Napoli e Presidente della Conferenza Episcopale Campania a Roma contemporaneamente il Santo Padre Giovanni Paolo II presiedeva la celebrazione della Santa Messa seguita dall’Adorazione e della Benedizione del Santissimo Sacramento, in occasione dell’inizio dell’Anno dell’Eucaristia Nazionale presso l’altare della Confessione della Basilica Vaticana.

Il Cardinale in questa occasione ci ha invitati a rendere presente nel mondo lo stupore che nasce dall’incontro col Signore risorto, che si concretizza nell’accoglienza e genera la speranza nei cuori. La fede si consolida nell’Eucaristia, che ci chiama non solo alla salvezza ma anche alla missione. Il Cardinale ci ha anche indicato "l'Eucaristia come impulso a vivere la vita con maggior impegno e spirito di condivisione.

La missione della Chiesa è di incarnare il Vangelo e annunciare la speranza di Cristo, che attraverso l'Eucaristia ci chiede di condividere la sua vita.

L'Eucaristia deve essere vista come il grande mistero della nostra fede, il Cristo che si fa sangue e carne e ci invita alla sua cena; nello stesso tempo però essa è l'impulso a vivere la vita con un impegno sempre maggiore. Proprio al momento di istituirla, infatti, Cristo ci ha detto che non è più possibile separare la vita dall'Eucaristia. Non si può ridurla a un atto di culto rituale: se non si arriva a cambiare la nostra vita, e a renderne partecipe il nostro prossimo, è un'Eucaristia incompiuta.

L'Eucaristia è insieme mistero pasquale e mistero pentecostale: rinnova il sacrificio di Cristo sofferente e glorioso, e rinnova l'effusione dello Spirito Santo."

Ha fatto seguito una solenne adorazione eucaristica guidata dal Salvatore Martinez.

La giornata si è conclusa con l’annuncio di segni e prodigi operati da Gesù Cristo Signore e Salvatore .

Rosario Mangione
 


 

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