Provenienti da tutta
la regione, si sono radunate circa 7000 persone presso il Palamaggiò
di Caserta per l’annuale Convocazione Regionale dei Gruppi e
Comunità del RnS della Campania. Il Convegno si è tenuto per
grazia all’indomani dell’anniversario di pontificato di Giovanni
Paolo II (16.10.1978) e in concomitanza con la chiusura a
Guadalajara (Messico) del Congresso Eucaristico Internazionale sul
tema: "L’Eucaristia, luce e vita del nuovo millennio”.
Questa Convocazione ha
fatto rivivere comunitariamente quello che viene descritto
nell’Esodo (25,10-22ss). Infatti il segno iniziale per l’apertura
della XXVII incontro regionale è stato “l’Arca dell’Alleanza” sulla
quale ha preso posto la Parola di Dio portata in processione e posta
al centro del palazzetto dello sport che per l’occasione è stato
allestito come la tenda del Convegno. Visibile quindi la
trasfigurazione dei volti delle persone che assistevano a tale segno
e il loro entusiasmo nell’accogliere la processione con un applauso
incessante. In seguito, il Comitato Regionale di Servizio nella
persona della Coordinatrice regionale Tina Stingo ha dato il
benvenuto al popolo del RnS della Campania convenuto per vivere una
intensa giornata di comunione fraterna. Unità che si è vissuta
ampiamente sia all’interno del movimento sia con gli altri movimenti
presenti nella “Chiesa”. Erano presenti per testimoniare questo
nuovo corso “di comunione” voluto dal Giovanni Paolo II i leader
regionali dei Focolarini (Marta Chierico e Francesco Sala)
della Comunità S. Egidio (Salvatore Esposito), della Comunità
Gesù Risorto (Antonietta Capobianco), l’Equipe Notredame (Angelo
e Anna Bellini), e i Cursillios (Alberto Cardone).
Presentando la
giornata la coordinatrice regionale ha esortato tutti i presenti a
ringraziare con un caloroso applauso, “segno del nostro affetto e
della nostra riconoscenza per tutto quello che fanno per la Chiesa,
per la grande famiglia del Rinnovamento e per la loro generosa e
sollecita disponibilità”, Salvatore Martinez
(Coordinatore Nazionale del RnS) e Luciana Leone. In seguito
la Coordinatrice ha invitato tutti a riflettere sul tema di questo
raduno che è un chiamata ad accostarci al “monte Sion e alla Città
del Dio vivente (Eb. 12,22), dove ci riconosciamo fratelli, comunità
fondata dall’Eucaristia per essere inviata in missione. È davvero
questa ha proseguito la coordinatrice è “un’occasione
straordinaria” che il Signore ci offre per crescere in quella
duplice missione di discepoli e di testimoni dell’Amore eucaristico,
mandati nel mondo, ”per trasformare con Lui la storia fino al suo
compimento nella Gerusalemme celeste” (Ecclesia de Eucaristia,
60).
È seguita una forte
preghiera carismatica comunitaria nella quale il Signore ci ha fatto
dono della gioia nonostante le tribolazioni della vita.
La relazione mattutina
è stata tenuta da Salvatore Martinez sul tema:
“L’Eucaristia, fonte di unità e di riconciliazione” (Un solo corpo,
un solo spirito)”. Salvatore ha affermato in modo chiaro e
deciso che: “se ci siamo incontrati, lo dobbiamo non tanto alla
nostra iniziativa, quanto alla chiamata del Signore alla quale
abbiamo dato, sempre con la sua grazia, la nostra umile e convinta
risposta. Facciamo nostra la gioia e la gratitudine di Maria
Santissima per le meraviglie operate dal Signore: "Grandi cose ha
fatto in me l'Onnipotente e santo è il suo nome".
La sessione mattutina
si è conclusa con una solenne Celebrazione Eucaristica presieduta da
Don Angelo Barra (membro del Comitato regionale di Servizio
Campania) e concelebrata da tutti i sacerdoti presenti. Don Angelo,
durante l’omelia ha ribadito che: “la santa Eucaristia che stiamo
celebrando è veramente il vertice di questa nostra giornata, il
vertice che tutto raccoglie e unifica e che a tutto dà significato e
compimento”.
La sessione
pomeridiana ha visto protagonisti i giovani che ci hanno arricchito
attraverso la rappresentazione in forma ridotta del Recital:
“Un’altra storia d’amore” e infine i bambini ci hanno donato la
loro gioia con canti e mimi.
A metà pomeriggio
Luciana Leone (Caporedattore della Rivista Rinnovamento) ha
svolto la relazione pomeridiana sul tema: “Dall’Eucarestia la
testimonianza dell’amore e del servizio”.
Il dono della
fraternità e dell'unità non bisogna solo custodirlo ma bisogna
testimoniarlo nella vita, rendendolo visibile e sperimentabile,
comunicandolo con nessuna remora agli altri, come la donna sapiente
di cui ha tessuto l'elogio il libro dei Proverbi (cfr Pr 31, 10ss).
Essa è in qualche modo il simbolo della Chiesa che lavora e che
"apre le sue mani al misero e stende la mano al povero",
suscitando dunque amore fraterno là dove c'è miseria e povertà. Le
nostre stesse Chiese, sia al loro interno sia nei loro rapporti
reciproci, non poche volte soffrono della mancanza di amore e di
comunione, e rimangono in attesa di mani che si aprano al dono,
ossia di cuori che siano accoglienti, pazienti, tolleranti,
compassionevoli, capaci di perdono. Ed insieme è la nostra società
umana a implorare, proprio a partire dalle sue innumerevoli
situazioni di maggior divisione e conflittualità d'ogni genere, il
bene della comunione e dell'unità.
Alle ore 17,30, mentre
noi ricevevamo l’immensa gioia della visita del Cardinale
Giordano, Arcivescovo Metropolita di Napoli e Presidente della
Conferenza Episcopale Campania a Roma contemporaneamente il Santo
Padre Giovanni Paolo II presiedeva la celebrazione della Santa Messa
seguita dall’Adorazione e della Benedizione del Santissimo
Sacramento, in occasione dell’inizio dell’Anno dell’Eucaristia
Nazionale presso l’altare della Confessione della Basilica Vaticana.
Il Cardinale in questa
occasione ci ha invitati a rendere presente nel mondo lo stupore che
nasce dall’incontro col Signore risorto, che si concretizza
nell’accoglienza e genera la speranza nei cuori. La fede si
consolida nell’Eucaristia, che ci chiama non solo alla salvezza ma
anche alla missione. Il Cardinale ci ha anche indicato
"l'Eucaristia come impulso a vivere la vita con maggior impegno e
spirito di condivisione.
La missione della
Chiesa è di incarnare il Vangelo e annunciare la speranza di Cristo,
che attraverso l'Eucaristia ci chiede di condividere la sua vita.
L'Eucaristia deve
essere vista come il grande mistero della nostra fede, il Cristo che
si fa sangue e carne e ci invita alla sua cena; nello stesso tempo
però essa è l'impulso a vivere la vita con un impegno sempre
maggiore. Proprio al momento di istituirla, infatti, Cristo ci ha
detto che non è più possibile separare la vita dall'Eucaristia. Non
si può ridurla a un atto di culto rituale: se non si arriva a
cambiare la nostra vita, e a renderne partecipe il nostro prossimo,
è un'Eucaristia incompiuta.
L'Eucaristia è
insieme mistero pasquale e mistero pentecostale: rinnova il
sacrificio di Cristo sofferente e glorioso, e rinnova l'effusione
dello Spirito Santo."
Ha fatto seguito una
solenne adorazione eucaristica guidata dal Salvatore Martinez.
La giornata si è
conclusa con l’annuncio di segni e prodigi operati da Gesù Cristo
Signore e Salvatore .
Rosario Mangione
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