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XXV Convocazione Regionale dell'Abruzzo

Un Cenacolo “aperto” sul mondo

 

C’è una sala conferenze gremita, oltre 1.100 persone tra adulti, giovani, anziani, malati. Volti che nel corso della giornata esplodono in sorrisi, giubilo, visi che saranno rigati da lacrime di gioia. Non si tratta di una folla di solitudini, di gente disorientata sul senso della vita. È il popolo del “Rinnovamento nello Spirito Santo” (RnS) d’Abruzzo che si riunisce all’Hotel Adriatico. Non una folla dunque, ma un popolo chiamato ad essere testimone di Gesù “nella potenza dello Spirito”. L’occasione è storica: è il 25° anno di Convocazione regionale, un traguardo che gli uomini e le donne dell’Abruzzo intendono celebrare con Gesù!

Animata dalla corale regionale, in mattinata la preghiera canta le lodi di Dio, le sue opere, le sue meraviglie (proprio come il tema della giornata: “Voi siete il popolo che Dio si è acquistato perché proclami le opere meravigliose di Lui”). C’è una gioia contagiosa in sala, una spiritualità che respira vita sui volti dei fedeli. Ci sono sguardi di meraviglia, occhi curiosi che frugano nel cuore di tanti fratelli per carpire l’origine di tanta ebbrezza. È la sobria gioia dello Spirito Santo, non un tentativo umano di gioire imitando chi ti sta accanto. Provare per credere. E non è neanche presunzione spirituale. D’altronde, a smorzare una qualsiasi ombra di presunzione spirituale ci pensa durante la celebrazione eucaristica il Consigliere Spirituale nazionale, Mons. Dino Foglio, un temperamento e una voce pieni di coraggio, le sue parole sono un “tuono spirituale” per l’uditorio: «Siamo le pietre vive che il Signore ci chiama ad essere nella sua vigna che è la Chiesa?». Stringe le parole Mons. Foglio: l’umiltà, la sobria ebbrezza dello Spirito, la sincerità dei rapporti umani, la santità di vita non sono opzioni. Sono la linfa vitale per chiunque desideri vivere una «fede nomade» (è la definizione di Luciana Leone nel suo intervento, in mattinata, una fede cioè che si lasci guidare dall’azione dello Spirito Santo).

Con quale esperienza, in quale luogo poter coniugare fede e servizio? Luciana Leone, delegata Ministero Nazionale Musica e Canto, propone: «È il Cenacolo il luogo per lasciarsi conquistare dallo Spirito Santo», è infatti «luogo di preghiera, di servizio, di comunione, luogo di silenzio», dal quale dilatare il cuore a misura del mondo non per esserne schiacciati ma per esserne lievito e fermento. Parole che sono “ossigeno” per lo spirito di chi ascolta!

Bruna Pernice, membro del CNS, nel pomeriggio conduce un’esperienza spirituale meditando su quello che «è già stato» e su quello che «non è ancora» compiuto nel RnS: «Amare di più guardando il mondo con gli occhi di Dio, guardando così anche i fratelli», con quegli stessi occhi va vista la storia del Rinnovamento abruzzese. Ed è la purificazione della memoria storica il miglior vaccino per vincere la tentazione della gloria umana dopo anni di attività pastorale. Anzi, il miglior modo per rendere gloria a Dio per la sua opera. Ma c’è un di più nella giornata: è il Meeting-bambini (“Noi con voi camminiamo nella gioia”) e l’Adolescent Point, un’occasione per bambini e adolescenti per avvicinarli ad un’esperienza che comunichi il significato autentico della vita dalla loro piccola esperienza di vita.

Quasi al termine della giornata prende la parola la Coordinatrice regionale Emma Agrelli: «Mettiamoci al lavoro per vivere ancora l’esperienza quotidiana del Cenacolo e testimoniare fuori dal Cenacolo che l’opera di Dio è appena iniziata». In fondo, quello del Rinnovamento d’Abruzzo è solo uno dei tanti “cantieri della fede” nella quale scoprire l’opera prodigiosa di un Dio che non si è stancato di amare ogni uomo. Di amarlo nella gioia. E dopo 25 anni di Convocazione regionale, per la famiglia del RnS è solo l’inizio per vivere, con rinnovato entusiasmo, una nuova avventura comunitaria e missionaria nella potenza dello Spirito Santo.

Alessandro Di Matteo


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