Il
“Progetto di vita” è stato il tema al centro del dibattito del simposio
sulla formazione pastorale. Moderati dal coordinatore nazionale Mario
Landi, hanno partecipato Ignazio Cicchirillo coordinatore regionale
della Sicilia, Daniele Mezzetti coordinatore regionale dell’Umbria,
Mario Cavalieri coordinatore regionale dell’Emilia Romagna. I tre
relatori si sono soffermati sulle linee di indirizzo pastorale che vede
la pastoralità come progetto di vita per il prossimo 2010. Cicchirillo
ha esordito citando la lettera autografa di Papa Giovanni Paolo II del
29 aprile 2004, in cui il Pontefice sottolineava come i membri del
Rinnovamento nello Spirito Santo fossero chiamati a
«Essere testimoni delle ragioni dello
Spirito», e ancora «Ponete
nell’animo dei credenti che partecipano alle attività dei vostri gruppi
e delle
vostre
comunità un seme di feconda speranza nella quotidiana dedizione di
ciascuno ai propri compiti». L’avvicinarsi delle elezioni di nuovi
gruppi
pastorali e la sempre maggiore
consapevolezza della crescita del RnS hanno posto ulteriormente in
evidenza l’esigenza dell’approvazione, lo scorso mese di novembre, di un
programma di formazione pastorale a livello diocesano, regionale e
nazionale. Di fondamentale importanza è evitare che criteri umani
guidichino la scelta del responsabile. «In molti casi gli elettori si
trovano dinanzi a candidati semi-sconosciuti, e ciò può portare a una
scelta che non tiene conto di facoltà pastorali – ha commentato
Cicchirillo –. Da gennaio inizierà un percorso che permetterà una più
autentica individuazione dei prossimi candidati». «Il senso del
documento è proporre un cammino per i futuri responsabili – ha
proseguito Mezzetti – ma anche un invito ad aprire il
numero
dei candidati: vogliamo partire da una nuova presa di coscienza per
migliorarci». Il progetto prevede il passaggio dalla scelta del
progetto di vita alla crescita, dalla carismaticità al sapersi inserire
in un cammino e conoscere ciò che fa il RnS come criterio di anzianità
di cammino. «La diffusione del progetto di formazione – ha
affermato Cavalieri – parte proprio dalla Conferenza animatori di
questi giorni per essere presentato, nello specifico, ai Comitati
regionali che lo inoltreranno alle diocesi. Step successivo è la
raccolta delle disponibilità, le formazioni estive e la verifica di
quanto fatto prima di raccogliere le candidature a inizio 2011».
«C’è
bisogno di una rinnovata generazione di responsabili che sappia prendere
coscienza dell’importanza e della bellezza di questo compito
– ha concluso Mario Landi – E’ necessario trovare fratelli preparati
ad affrontare tutto ciò, fornendo loro i criteri per l’assunzione del
proprio incarico. Abbiamo bisogno di crescere, formarci e migliorarci
per vivere le nuove esigenze del Rinnovamento».
Elsa De Simone