Il segretario generale
della Conferenza episcopale italiana, mons. Mariano Crociata, presiede
la Celebrazione eucaristica della prima giornata della XXXIII Conferenza
nazionale animatori.
È
mons. Mariano Crociata, segretario generale della Conferenza episcopale
italiana, a presiedere
la Celebrazione
eucaristica della prima giornata della XXXIII Conferenza nazionale
animatori, conferenza che egli definisce una grazia e una benedizione,
come ogni iniziativa che nella Chiesa prolunga il processo di formazione
cristiana, compito inesauribile di ogni credente.
In tal senso appare di
grande attualità il tema della Conferenza: “Rafforzatevi nella potenza
del Signore e indossate l’armatura di Dio” (cf Ef 6, 10-11). La lotta a
cui fa riferimento san Paolo, come afferma mons. Crociata, è la lotta
spirituale che si svolge dentro di noi, di cui si vedono gli effetti nei
nostri atteggiamenti e nelle nostre relazioni interpersonali e sociali.
È pertanto necessario comprendere che siamo preda di forze più grandi di
noi e che potremo rafforzare il nostro uomo interiore, unicamente
abbandonandoci alla potenza dello Spirito Santo.
La forza, continua il
generale della Conferenza episcopale italiana, deriva innanzitutto dalla
certezza della promessa di Dio e dalla fiducia nella sua fedeltà. In
questo senso il combattimento è un combattimento di fede, ovvero un
combattimento tra credere e non credere. Non avere fiducia nella fedeltà
di Dio equivale a essere già sconfitti.
Il
Vangelo (cf. Mt 9,35-36; 10,1.6-8) ci dice che ci rafforziamo nella
potenza del Signore e indossiamo la sua armatura se ci immedesimiamo
nella sua missione. Notiamo innanzitutto che Gesù prova compassione per
la folla che appare come gregge di pecore senza un pastore e chiede di
pregare. Potenza di Dio e armatura di Dio è avere un cuore capace di
compassione di fronte alle moltitudini disorientate e bisognose di Dio.
Significativa è anche l’immagine della messe, che rimanda al giudizio
finale, momento in cui il regno di Dio è vicino e ciascuno decide il suo
destino nella posizione che assume di fronte a Gesù. Il discepolo che è
entrato nel combattimento spirituale diventa operaio per la mietitura di
Dio.
La terza indicazione che
riceviamo dai passi evangelici, continua mons. Crociata, è che bisogna
imparare da Gesù non solo nella preghiera, ma anche seguire il suo
esempio di annunciatore e operatore della salvezza. Il credente non si
lascia sgomentare dalle minacce di ogni genere, poiché la sua forza
risiede interamente nella fede sulla potenza di Dio.
Con affettuosa esortazione
mons. Crociata si rivolge agli animatori del Rinnovamento nello Spirito,
definendoli operai della messe del Signore, invitandoli a guardarsi
intorno, senza cedere alle tentazioni, e a diventare sempre più fermento
di evangelizzazione per le proprie Chiese e le comunità parrocchiali.
Anna Pugliese