«Che
possiate accogliere con abbondanza, in questi giorni, il frutto dello
Spirito». Esordisce così mons. Arrigo Miglio nell’omelia della prima
Celebrazione eucaristica di questa XXXII Conferenza nazionale animatori
RnS. «Nel periodo dell’Avvento – ricorda il Vescovo di Ivrea – la Chiesa
è chiamata a contemplare l’azione dello Spirito nel grembo di Maria». La
Vergine ha accolto la Parola. Una gestazione, quella portata avanti da
Maria, simmetrica alla Pentecoste: evento di gestazione dello Spirito
nel grembo della Chiesa. «Il nostro “sì” – continua mons. Miglio – deve
essere modellato sul “sì” di Maria». Entrambi, però, sono preceduti dal
“sì” di Gesù, il grande amen che
egli ha pronunciato per noi, e che ha avuto il momento culminante nelle
parole dette sulla croce: «Tutto è compiuto!» (Gv 19, 30).
«Gesù ci fa prendere coscienza della nostra cecità – continua il Vescovo
commentando il Vangelo del giorno (Mt 9, 27-21) – ma la sua parola tocca
i nostri occhi e li guarisce». Proprio come accadde ai due ciechi di cui
parla Matteo, che non ebbero paura di raccontare il miracolo di cui
erano stati oggetto. Così dobbiamo fare noi. Invita a non avere paura
della parola di Dio, mons. Miglio; a non temerla quando ci mette in
crisi e ci fa scoprire ciechi e peccatori; a non temere di accoglierla,
anche se sconvolge la nostra vita. Il Vescovo di Ivrea esorta con forza
a prendere in mano la Bibbia, a leggerla, a masticarla, a farla nostra.
«È una Parola – conclude – che capovolge, crea, interpella, ma per
essere accolta esige l’apertura di cuore e
di mente che contempliamo in Maria».
|