Il
5 dicembre inizia ufficialmente la XXXII Conferenza nazionale
animatori, ma come è ormai collaudata consuetudine già nei giorni
precedenti i volontari del servizio sono all’opera per allestire,
rendere accoglienti e funzionali i padiglioni della nuova Fiera di
Rimini. C’è fermento e gioia, oltre alla cura e alla operosità in questo
“cantiere aperto”, dove tra abbracci e saluti ci si ritrova e, con la
fraternità che solo Gesù sa creare, si lavora insieme, mentre ci si
raccontano le difficoltà, le gioie e anche le meraviglie compiute da
Dio.
Una chiamata forte quella
del servizio, una chiamata che aspetta una risposta altrettanto forte,
generosa e franca, quella che, muovendosi nei locali della Fiera nei
giorni della Conferenza, si può vedere scritta sul volto di questi
fratelli, i quali ad ogni occasione rinnovano il loro “sì” a Gesù.
Abbiamo voluto fare
proprio ad alcuni di questi fratelli una domanda, perché siano loro
stessi a scrivere queste righe:
Che cosa vuol dire per
te fare servizio a Rimini?
Marco (fa servizio Alfa
dal ’95)
Vuol dire cercare di
aiutare il fratello a incontrare Gesù. Molti portano qui preghiere,
richieste scritte anche su un foglietto. Per me “servizio” vuol dire
sollevare il fratello dai pesi e, dirgli: dai a me la tua preghiera, la
porto io a Maria.
Anna (fa servizio dal
’94)
Servire Gesù e i fratelli
è un modo di rendersi utili nei servizi che necessitano alla Comunità.
Imma (fa servizio dal
2000)
Nel servizio dico il mio
grazie a Dio per tutti i benefici che mi dona nella vita quotidiana.
Fiorenza (fa servizio
da 19 anni)
Servo il Signore
attraverso i fratelli e guardo lui attraverso di loro. L’importante è
fare il servizio di Dio e non dell’io.
Wilma (fa servizio al
Meeting dal 1989)
Per me vuol dire dare la
possibilità ai genitori di seguire la Convocazione tenendo i loro
bambini e al contempo aiutando questi piccoli a fare un cammino
spirituale.
Roberto
(fa servizio dal ’95)
Fare servizio per Gesù e
per i fratelli nell’umiltà e nell’obbedienza per portare una parola, un
aiuto, un gesto di conforto e di sostegno, un sorriso di accoglienza.
Enza (fa servizio dal
’98)
Servire il Signore dove ci
chiama. Rendere la bellezza di Gesù nel dare, ma anche nel ricevere. Nel
servizio si riceve tanto, sempre, anche nei servizi più umili, come
quello alle toilette.
Francesca (è la prima
volta che fa servizio)
Lavoro per il Signore
anche su indicazione del Pastorale del mio gruppo che per questo ha
pregato, fatto discernimento e ha ricevuto una Parola di conferma per il
mio servizio.
Sebastiano (fa servizio
dal ’96)
Servire per me è ricevere
una grande ricchezza dall’esperienza dei fratelli. È come sentire una
carezza particolare del Signore. Incontri persone che, anche se non
conosci, senti come familiari a cui puoi raccontare la tua vita. Questa
familiarità non può venire solo da noi. |