“Tutti
noi ci sentiamo oggi un po’ orfani. Don Oreste incarnava bene le parole
dell’inno alla carità di Paolo: ‘La carità tutto copre, tutto crede,
tutto spera, tutto sopporta’ (1 Cor 13, 7); riusciva a vedere il
positivo in ogni cosa e a distinguere il peccato dal peccatore… Ciò che
ci guarisce è sentirci amati: è la missione che ci ha dato Gesù, di
arrivare ad amare come ama lui”.
Dopo la santa Messa conclusiva della Conferenza una coppia di
sposi, responsabile da più di venti anni di una casa famiglia della
Comunità Giovanni XXIII,
dal
palco ricorda tra le lacrime la figura straordinaria di don Oreste Benzi.
“Vorrei affidare la nostra Comunità alle vostre preghiere - dicono -
perché cerchiamo di non tradire il
mandato dello Spirito e di don Oreste”. E Salvatore Martinez: “Portiamo
don Oreste nel cuore. Sappiamo che con lui il cielo è più ricco di santi
ma la terra è contagiata di eternità. Domani, il giorno delle sue
esequie, sarà una grande appendice della festa dell’1 e 2 novembre”.
Mons. Lambiasi, congedando l’assemblea degli animatori del Rinnovamento,
li ringrazia “perché - dice - ci lasciate questa sala come una grande
Chiesa, profumata dalla vostra preghiera, dalla vostra unità, dal vostro
desiderio di santità”.