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I sette simposi di venerdì 2.11.2007

Un momento formativo per la crescita e la maturazione dei Gruppi e delle Comunità

 

Simposio n. 1:

 “Come preparare un insegnamento biblico”

«Si parlerà del catechista e del suo lavoro che dà vita all’insegnamento biblico», questa la premessa a fondamento del primo Simposio tematico su “Come preparare un insegnamento biblico”, rivolto a tutti gli animatori e, in particolare, a coloro che curano la formazione nei gruppi e comunità.

Clicca per ingrandire...Rivolgendosi a un’assemblea più numerosa del previsto, Franca Palladino, coordinatrice regionale del Lazio, in qualità di moderatore, ha presentato la relatrice Lucia Alessandrini, già membro di CNS, la quale ha dato inizio a quello che lei stessa ha definito un momento di dialogo, con una breve relazione in piena continuità con quanto detto durante la mattinata: «Dobbiamo tornare alla Bibbia. La Parola è la sola luce vera che cambia la nostra vita, la nostra mentalità».

Lucia Alessandrini, attraverso un linguaggio semplice ma molto chiaro, ha sottolineato l’importanza e il ruolo del catechista, dando alcune indicazioni per un percorso biblico che questi possa guidare all’interno dei gruppi e comunità del RnS. Scegliere, ad esempio, per partire, un testo biblico complicato, quale potrebbe essere l’Esodo, che stimoli l’interesse dei fratelli, li aiuti a porsi domande perché imparino a riflettere Clicca per ingrandire...sulla Bibbia e ad avere una maggiore conoscenza dei Testi sacri. Far scoprire ai fratelli la bellezza della Bibbia, impegnarli con un lavoro da fare a casa, da soli. Accertarsi che abbiano la Bibbia. Fissare con il pastorale quale testo biblico scegliere e come inserire la catechesi nel calendario degli incontri di gruppo.

Indicando poi ai catechisti qualche autore a cui poter attingere per lo studio della Parola, Lucia Alessandrini ha concluso il suo intervento e ha dato il via al momento del confronto con l’assemblea attraverso le domande. Numerosi i quesiti posti, volti al chiarimento e all’approfondimento, che hanno rispecchiato l’interesse suscitato da questo Simposio: «La grazia è grande in tutte queste domande che si sono aperte – ha detto Franca Palladino concludendo il Simposio – che il desiderio di avere risposte continui ad esserci per cercare insieme e arrivare dove Dio vorrà».


Simposio 2:

“Come usare la Bibbia? Apertura della Bibbia:
      caso o ispirazione? Come e perché proclamare la Parola? Come proferire la Parola?”

Clicca per ingrandire...Questa la tematica del simposio presieduto da don Fulvio Di Fulvio (membro del CNS) e moderato da Giovanna Lucca (membro del CN). Il relatore ha più volte rimarcato la differenza esistente tra la Bibbia e qualsiasi altro libro. L’incontro con la Bibbia, infatti, è in realtà un incontro con una persona, Gesù, il Verbo di Dio fattosi carne, il messaggio di Dio dato agli uomini.

La Sacra Scrittura, allora, vive di una dimensione trinitaria: essa è Gesù, ma chi vede il Figlio vede il Padre; pertanto la Bibbia è anche segno tangibile dell’Amore di Dio e dello Spirito da cui è ispirata e sotto la cui guida deve essere letta.

Don Fulvio ha analizzato, poi, gli atteggiamenti con cui il lettore deve accostarsi alla Bibbia:

  • la preghiera (l’invocazione dello Spirito, un clima di silenzio e di ascolto sono presupposti indispensabili per permettere a Dio di “parlare”);

  • il discernimento (personale e comunitario; sempre ci si deve chiedere: “questa Parola donatami è per me o per la comunità”?);

  • la rinuncia a ogni criterio puramente razionale e l’abbandono fiducioso alla volontà di Dio (le realtà spirituali vanno lette alla luce di criteri spirituali);

  • l’esposizione di una situazione precisa (è bene chiedere a Dio di “pronunciarsi” in una situazione che deve essere chiara innanzitutto a chi gliela presenta);

  • l’obbedienza (la parola di Dio va obbedita e non discussa; perché diventi davvero luce per il mio cammino io devo obbedire a quanto mi esorta a fare).

Clicca per ingrandire...«Questa Parola interiorizzata nella vita di ogni cristiano, compresa e utile alla conversione del nostro cuore – conclude don Fulvio – deve essere proclamata, affermata con fede, perché solo se proferita può agire e diventare realmente efficace, per il bene di tutti e non solo per il bene del singolo che la legge».

A seguito dell’intervento, numerose sono state le domande della cospicua assemblea, volte, soprattutto, ad una maggiore comprensione dell’apertura profetica della Parola e su come si possa educare la comunità al rispetto reverenziale nei confronti della Parola.

La Vergine Maria, grembo della Parola, custodisca i lavori fatti. Amen!


Simposio 3:

“Generi letterari, forme, canone. Genio umano e ispirazione divina:
      il rischio del fondamentalismo”.

Clicca per ingrandire...Il libro della Bibbia va saputo leggere e interpretare con molta umiltà. Attraverso di esso Dio parla all’uomo di ogni tempo, ma le insondabili ricchezze racchiuse nelle Scritture hanno bisogno di un grande approfondimento, perché possiamo capire i pensieri di Dio. “Generi letterari, forme, canone. Genio umano e ispirazione divina: il rischio del fondamentalismo”. Questo il tema del terzo simposio del pomeriggio; relatore, il membro del CNS padre Giovanni Alberti; moderatore, Rossano Bisceglie, coordinatore regionale del Piemonte. Un simposio molto affollato, che ha provocato grande interesse tra gli animatori. Tutti sanno che la Bibbia non è un’opera unitaria; contiene una collezione di 73 libri con i più diversi stili. Parti sono state scritte in ebraico, altre in aramaico, Clicca per ingrandire...i vangeli in greco. L’arco di tempo della sua stesura è di mille anni; oltre millecinquecento sono stati necessari per il riconoscimento da parte della Chiesa dei libri ispirati. Insomma, siamo di fronte ad una diversità enorme, che è anche la ricchezza della Bibbia, e una sfida per il lettore. Il quadro storico degli avvenimenti narrati dall’Antico e dal Nuovo Testamento è fondamentale nella comprensione del testo biblico. Ma non basta. Padre Giovanni Alberti sottolinea l’importanza, ai fini di una corretta interpretazione delle pagine bibliche, dei diversi generi letterari in cui sono state scritte. E li cita. Tra quelli dell’AT, la lirica religiosa, i carmi amorosi, il genere storico, le tradizioni popolari. Non tenere conto di questo significherebbe dare interpretazioni sbagliate, che aprono le porte al fondamentalismo. Ad uno studio costante della parola di Dio è invitato dunque il cristiano. Ancora di più, l’animatore cristiano.


Simposio 4:

“Come preparare, meditare e interpretare la Parola”

Clicca per ingrandire...Il quarto Simposio, di cui Maria Laura Mino (docente in Sacre Scritture presso L’Università Cattolica Sacro Cuore di Brescia) era relatrice, offriva le linee guida per una lettura spirituale della Sacra Scrittura affinché possa diventare un vero e proprio momento di crescita personale e del gruppo.

L’intervento è stato suddiviso in due momenti:

Il primo per ricordare i criteri per interpretare la verità vitale della Parola di Dio, ovvero il criterio Cristologico cioè cercare quel filo conduttore che in tutta la Scrittura (sia Antico che Nuovo Testamento) riconduce a Cristo, l’unico in grado di convertire i cuori; e il criterio Agapico cioè ricercare il cuore della legge che si concretizza nell’amore per Dio e per il prossimo.

Il secondo momento per condividere l’esperienza della Lectio Divina e identificarne uno stile carismatico.

Sono stati evidenziati i passaggi fondamentali di una Lectio Divina: l’Ascolto (porsi in un atteggiamento di umiltà svuotandosi del sé) la Clicca per ingrandire...Meditazione (mantenendo un orecchio attento); l’Interpretazione (sentendosi chiamati ad essere segni e riconoscendo i segni). Seguono la Ruminatio (custodire nel cuore la Parola ascoltata), la Oratio (preghiera personale, liturgica e comunitaria carismatica) e la Contemplatio (contemplare i misteri della fede). Sono inoltre stati forniti alcuni suggerimenti per una Lectio comunitaria nei gruppi del RnS; sono stati considerati essenziali la presentazione del testo, ovvero ciò che l’autore voleva dire ai suoi ascoltatori del tempo (esegesi); cosa questa parola vuole dire a noi (ermeneutica) e, mediante l’aiuto dello Spirito Santo, ricercare una visione di Dio della situazione presente. La preghiera carismatica al termine della Lectio, mediante l’uso dei carismi e la guida dello Spirito, diventa appunto l’Actio, ovvero l’incarnare con gesti la Parola ascoltata.

Al termine della presentazione sono seguite numerose domande circa i modi e i tempi da dedicare alla Lectio. Si è tenuto a sottolineare la necessità da parte dell’animatore RnS di approfondire la conoscenza della Parola e la necessità di destinare il secondo incontro settimanale dei singoli alla formazione anche mediante l’utilizzo della Lectio.


Simposio n. 5:

“Parola e profezia. Come discernere la vita del gruppo alla luce della Parola?”

Clicca per ingrandire...Tutti occupati i 1100 posti della Sala Gialla nella quale si è svolto il V Simposio “Parola e profezia. Come discernere la vita del gruppo alla luce della Parola?”, rivolto in particolare a quanti è affidata la cura pastorale in seno al Rinnovamento. Dopo una breve introduzione del moderatore Lindo Monaco, coordinatore regionale della Basilicata, che invita tutti i presenti a sentirsi famiglia e famiglia che cresce insieme mettendosi in ascolto, segue la relazione tenuta da Corrado di Gennaro, già membro del CNS. Se può accadere che la Parola di Dio diventi una voce in mezzo a tante altre che condizionano la nostra esistenza e le nostre scelte, non possiamo dimenticare che per il discepolo di Cristo pensare secondo gli uomini è uno scandalo (cf Mc 8, 33) oltre che una disobbedienza alle parole rivolte da Paolo ai Colossesi: «La parola di Dio dimori tra voi abbondantemente», (cf Col 3, 16). Diventa necessario passare dal consumismo delle parole al primato della Parola.

Cosa possiamo fare nel concreto, allora? Il Relatore, aiutato anche dal Catechismo della Chiesa Cattolica, Clicca per ingrandire...ricorda e approfondisce cinque relazioni fondamentali tra la Sacra Scrittura e la comunità. Quest’ultima, infatti, è generata dalla Parola, prega mediante di essa, la celebra, la vive e necessariamente la annuncia. Ecco dunque che la nuova missionarietà, auspicata da Giovanni Paolo II nella Novo millennio ineunte, ha per nutrimento le Divine Scritture. All’intervento seguono le domande che nascono dal desiderio vivo di mettere in pratica quanto ascoltato. «Come fare per riconoscere quella parola che guida la vita personale e di gruppo?». Ascolto e preghiera, meditazione e studio, formazione personale e comunitaria sono soltanto alcuni degli strumenti fondamentali suggeriti dal relatore, strumenti da mettere al centro della propria vita, anche se questo dovesse comportare sacrifici e rinunce. A conclusione del Simposio, il moderatore invita, raccogliendo la proposta di un partecipante, a proclamare i versetti conclusivi del Vangelo di Marco: «Andate in tutto il mondo e predicate il Vangelo a ogni creatura».


Simposio n. 6:

“Come pregare la Parola? Liturgia della Parola”

Con eccellente puntualità Maria Tortonese, membro del CN e moderatrice del simposio, introduce l’assemblea in un momento di accoglienza e di invocazione dello Spirito Santo, per predisporre i cuori all’ascolto fecondo dell’insegnamento di Padre Gianmarco Mattei. Il tema principale è anticipato da un breve riferimento al Concilio:

  • La Chiesa venera la parola di Dio come lo stesso Corpo di Cristo.

  • Cristo è presente nella Parola perché è lui stesso a parlare quando si leggono le Sacre Scritture.

  • Bibbia e tradizione orale sono, insieme, regola suprema della fede.

  • La Sacra Scrittura è cibo dell’anima.

Subito dopo l’attenzione si sposta sulla concreta realtà dei gruppi e delle comunità del Rinnovamento, nei quali ci si riunisce per incontrare Gesù mediante l’azione dello Spirito Santo.
Condizione esteriore per poter accogliere la Parola è l’esortazione all’ascolto, fatta con schiettezza e carità.

Disposizioni interiori per l’ascolto, sono:

  • la fede in Dio e l’amore per la Sua Parola;

  • il silenzio dopo la proclamazione.

Solo nel silenzio meditativo la Parola si deposita nel cuore di chi proclama e di chi ascolta, così che scaturisca una risposta personale alla chiamata di Dio che sempre ci interpella per un impegno personale e sociale. Al termine della relazione i partecipanti sono invitati a sottoporre alcune domande. Due sono i temi più ricorrenti:

  1. come fare discernimento dei brani ricevuti durante la preghiera comunitaria. Il primo discernimento è quello personale: è necessario fare propria la Parola, gustarla nel silenzio del cuore e solo successivamente condividerla per l’edificazione comune.

  2. come curare la formazione personale e comunitaria. Essenziale è la conoscenza della Santa Messa e della Liturgia delle Ore. Tutta la Sacra Scrittura può essere approfondita mediante le semplici introduzioni che troviamo all’inizio di ogni libro. Altri semplici sussidi possono chiarire il contesto storico. La massima confidenza con Dio Padre passa però attraverso i Salmi: parole che Dio mette sulle nostre labbra perché desidera ascoltarle da noi.

L’assemblea si scioglie con il proposito di dedicare più tempo alla lettura personale dei Testi Sacri, così da acquisire con essi maggiore confidenza: solo questa è la strada che rende la Parola di Dio potente, feconda ed efficace nella vita di chi crede!


Simposio n. 7:

“Parola: comunicazione, forme artistiche, creatività”

Clicca per ingrandire...Ha introdotto e moderato il simposio Donato Sciannameo, direttore della rivista Rinnovamento nello Spirito Santo, che ha ricordato come la Parola vada annunciata con un linguaggio e una modalità che tenga conto del contesto culturale della società odierna, abituata a un messaggio breve ma efficace che arriva dritto al cuore. La società di oggi ascolta con piacere i testimoni e non i predicatori, anche se abbiamo bisogno ancora di maestri che siano anche testimoni con la propria vita. La creatività dello Spirito ha portato il Rinnovamento a utilizzare tanti strumenti della comunicazione per diffondere il Vangelo: dalla Rivista ai canti, dalle audiocassette ai video, dagli spettacoli in piazza agli incontri culturali, fino ad arrivare a un cortometraggio prodotto dall’associazione “Rinnovamento per la vita” del RnS che è uscito in questi giorni con la partecipazione straordinaria di Franco Nero che proclama la Parola a conclusione del corto.

Dopo l’invocazione dello Spirito, Luciana Leone, direttore editoriale del RnS, ha svolto la sua relazione partendo Clicca per ingrandire...proprio dal contesto culturale nel quale viviamo, e che dobbiamo tenere in considerazione quando ci accingiamo a svolgere un’opera di evangelizzazione: essere in piazza è diverso dallo stare in parrocchia e quindi, ad esempio, anche la scelta dei canti deve essere oculata perché il messaggio sia compreso. Affrontare la sfida del mondo significa anche presentarsi con competenza e capacità di esprimere artisticamente un messaggio di salvezza.

Ma oggi ci sono dei pericoli che provengono dal mondo della comunicazione e che possiamo sintetizzare nella passività con la quale recepiamo i messaggi. C’è un mondo virtuale e televisivo che non è reale e che ci toglie ogni capacità critica ed etica – ha concluso Luciana – esortando tutti a reagire con fermezza a tutto ciò che non è conforme ai principi cristiani e morali, oltre che di buonsenso e che non aiutano la promozione sociale e civile della nostra società.

Tante le domande nel dibattito e prima di concludere l’incontro il sen. Luca Marconi, già direttore del Rns, ha portato la sua testimonianza di annuncio della Parola al Senato dove, da qualche mese, alcuni senatori di opposti schieramenti si ritrovano a pregare insieme e a confrontarsi alla luce dell’unica Parola vera e autentica che può cambiare la vita dell’uomo e quindi anche di chi esercita un ruolo attivo nella politica.


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