Il
14 u.s. si è tenuta ad Eboli (Sa) presso il Palasele la 30a Convocazione
Regionale dei gruppi e delle comunità del Rinnovamento nello Spirito
Santo in Campania.
La
Convocazione è stata incentrata sulla priorità di ripartire dalla
Parola, come via preferenziale, insieme all’Eucaristia del cammino di
ogni credente.
Il
convegno si è svolto all’insegna della memoria e del ringraziamento.
Sono trascorsi 30 anni dalla prima convocazione regionale in Campania,
in tutti questi anni il Signore ha operato meraviglie per il popolo del
Rinnovamento. Dalle 150 persone presenti, al primo convegno, si è giunti
a più di 7000 persone partecipanti al raduno e, dai 9 gruppi del 1977 a
più di 200 oggi.
Sono
intervenuti come testimoni e custodi della grazia “dei primi tempi” del
Rinnovamento nello Spirito i vari coordinatori regionali (Peppino
D’Amore – Mario Landi, Dino De domincis – Tina Stingo – Amabile Guzzo)
che si sono susseguiti dal lontano 1977 ad oggi e che hanno ripercorso
con gli occhi pieni di lacrime e la voce rotta dall’emozione le fasi di
crescita e di difficoltà che hanno dovuto affrontare e superare con
l’aiuto di Dio attraverso lo Spirito Santo.
Il
Meeting ha avuto inizio attraverso un segno: “l’intronizzazione della
Parola”. Segno che sottolinea l’importanza della Sacra Scrittura nella
vita del cristiano e della comunità.
Al
termine della breve processione, l’Evangeliario è stato posto sul palco
divenuto altare per l’occasione. Gesto che conferisce all’Evangeliario
un onore eccezionale perché per i cristiani l’altare è Cristo.
Alla
conclusione del segno il Comitato Regionale di Servizio nella persona
del Coordinatore Regionale del RnS in Campania, Amabile Guzzo ha
salutato i presenti, e successivamente ha letto il messaggio fatto
pervenire dal Cardinale Crescenzio Sepe – Arcivescovo Metropolita di
Napoli, impossibilitato a partecipare all’evento per impegni già assunti
in precedenza.
Il
Coordinatore regionale ha dato il benvenuto al popolo del RnS della
Campania convenuto per vivere insieme una giornata di forte unità, nel
segno della “gioia” che deve essere la nota predominante della vita di
ogni essere umano. La gioia cristiana si potrebbe definire un dovere del
cristiano, e dovrebbe caratterizzare l’intera nostra vita e condotta.
La
prima relazione è stata tenuta da Mario Landi Coordinatore Nazionale del
RnS in Italia, già coordinatore del RnS in Campania, sul tema «Nella tua
volontà è la mia gioia; mai dimenticherò la tua parola» (cf Salmo
119,16).
Landi ha incentrato la relazione facendo riferimento alle tre virtù
teologali e alla costituzione pastorale, sulla chiesa nel mondo
contemporaneo “Gaudium et spes”. Il coordinatore nazionale ha poi
affermato che: “c’è una «luce» che rende possibile il nostro «cammino»:
essa è la «Parola» di Dio! Lo Spirito ci spinge a “ripartire dalla
Parola”, a ricentrare la vita dei nostri Gruppi e Comunità sulla
«Parola». È la «Parola» che fa del Rinnovamento un «cammino» di
“conversione permanente” a Dio e ai fratelli! È la «Parola» che ci rende
capaci di pregare, di celebrare, di evangelizzare!
L’intervento si è concluso con la raccomandazione a tutti gli associati
di ritornare alla scuola della Parola aprendo il cuore, non indurendolo,
a causa del mondo in cui viviamo.
È
seguito un tempo per le testimonianze.
Al
termine delle testimonianze il Coordinatore Regionale, ha presentato ai
convenuti, i nuovi pastorali di servizio a livello regionale, diocesano
e locale. Si è pregato per tutti affinché ricevessero una nuova
effusione di Spirito Santo nella loro vita e nel loro ministero.
Al
termine della sessione mattutina si è vissuto anche un momento dal tema
“Festa di Lode” a cui il Ministero Regionale della Musica e del Canto ha
dato voce utilizzando alcuni canti che hanno scandito il cammino del
Rinnovamento in regione.
La
ripresa dei lavori pomeridiana ha visto protagonisti i bambini che
partecipavano al Meeting a loro riservati.
Subito dopo è stata organizzato, un momento di informazione e di
confronto finalizzato al creare una sensibilità ecumenica ed
interreligiosa da diffondere a livello di base, avendo per protagonisti
gli uomini e le donne che tutti i giorni si incontrano e vivono
nell'ambiente di lavoro o nei mille luoghi della nostra vita quotidiana.
Hanno partecipato all’iniziativa, dal tema “Giustizia, pace e
salvaguardia del creato” Don Angelo Barra, Direttore della Commissione
Ecumenismo e Dialogo Interreligioso della arcidiocesi di Salerno -
Campagna - Acerno, il Pastore Antonio Squitieri della Chiesa Evangelica
Metodista di Salerno-Albanella, il pastore Franco Grillo Responsabile
della Chiesa Battista di Campagna ed l'imam di Salerno Amaidia Rachid.
La
relazione pomeridiana è stata tenuta da Salvatore Martinez (Presidente
Nazionale del RnS) sul tema: “Non li guarì né un’erba né un emolliente,
ma la tua parola, o Signore, la quale tutto risana » (Sap. 16,12).
Siamo venuti a Eboli in cerca di Gesù, attratti dal richiamo evangelico:
Non li guarì né un’erba né un emolliente, ma la tua parola, o Signore,
la quale tutto risana », così ha esordito Salvatore Martinez, Presidente
del Rinnovamento nello Spirito Santo. Martinez ha esplicitato il tema a
lui affidatogli facendo una trattazione del passo biblico della sapienza
in ogni situazione del vissuto di ogni persona, affermando che c’è uno
sconfinato bisogno di salvezza, di eternità che fa rima con verità. La
verità di Dio viene ridicolizzata in ogni modo così che oggi non è la
Parola che salva, ma la parolaccia. Se tu sai dire parolacce sei un uomo
forte, se tu provi a pronunciare la Parola eterna di Dio sei un debole,
sei un bigotto.
Gesù
vuole farci capire quanta finzione, inganno, menzogna questo mondo
contrappone alla Parola. Senza fede è impossibile piacere a Dio. Chi si
accosta a Dio deve credere che Egli è la ricompensa per quelli che lo
cercano. Ecco perché è molto di più di un’erba, di un emolliente.
Niente della nostra umanità potrà dirsi pienamente umana senza il
sigillo di Gesù e della Parola. Il presidente nazionale continua la sua
relazione infiammando i convenuti alzando il tono di voce e affermando
che la vita cristiana non è un fare è un lasciarsi fare, non è parlare
ma lasciar parlare lo Spirito Santo.
L’erba e l’emolliente si chiamano le lotterie, le pratiche magiche, si
chiama la tv che non salva, non guarisce. Martinez da profeta dei nostri
giorni, grida come Giovanni: “Il tempo si è fatto breve, il tempo si è
fatto breve”.
-
Gesù è una parola certa e chi la riceve non può dubitare.
-
Gesù è una parola chiara e chi la riceve non può essere confuso.
-
Gesù è una parola leale e chi la riceve non può tradire.
-
Gesù è una parola aperta e chi la riceve non può essere chiuso.
-
Gesù è una parola vera e chi la riceve non può ingannare.
-
Gesù è una parola potente e chi la riceve non può essere un
incapace.
-
Gesù è una parola eterna e chi la riceve non può essere mai
sconfitto.
Quanti emollienti ed erbe sono nel cuore dei cristiani!
Salvatore, ha ricordato che in un epoca come quella che stiamo vivendo
arrivano da ogni parte attacchi alla Chiesa, e chi la difende? Se stai
dando credito alle menzogne di ogni sorte, agli emollienti stai attento
perché la tentazione porta al dubbio. Il dubbio porta all’incredulità.
L’incredulità porta al peccato. Il peccato porta alla morte.
La
coscienza vuole verità, non menzogna. Bisogna recuperare la passione,
l’amore, la fedeltà. Smettiamo di prendercela con Dio!
C’è
bisogno di riaprire lo sguardo, non possiamo chiedere che Dio stia con
noi, se noi non stiamo con lui.
Non
possiamo chiedere a Dio di prendersi cura di noi, se noi non siamo
disposti a prenderci cura di lui.
Non
possiamo chiedere a Dio che obbedisca ai nostri desideri, se non siamo
disposti ad obbedire a Lui.
Se
la nostra fede non ha influssi autentici nella nostra vita quotidiana
facendo vedere il volto di Gesù agli altri, non siamo cristiani
autentici.
Quanto spazio diamo a Dio nella nostra vita?
Se
abbiamo smarrito la bellezza di Dio, se abbiamo smarrito la potenza di
Dio, dobbiamo rifondarci sulla Parola.
Citando Tertulliano (padre della chiesa – Cartagine 160-220), primo
grande teologo della Chiesa latina, grida a pieni polmoni: “Solo la
preghiera vince Dio” e prosegue sempre con lo stesso autore, citando
un’altra frase tratta dallo scritto intitolato “De carne Christi” egli
dichiara espressamente che la crocifissione è morte di Cristo é "
credibile perchè inconcepibile, e la sua resurrezione é certa, perchè
impossibile".
In
conclusione del suo intervento ritorna a parlare di preghiera, “la
preghiera strappa a Dio anche ciò che a noi può sembrare impossibile.
Dio è amore, nessuno è troppo lontano per Dio”.
La
giornata si è conclusa con la preghiera di intercessione dei sofferenti
guidata da Salvatore Martinez. La Celebrazione Eucaristica è stata
presieduta da Don Angelo Barra, già membro del Comitato Regionale di
Servizio del RnS in Campania.
Rosario Mangione