Il
2 agosto scorso si è concluso ad Assisi il 2° Campeggio
Nazionale Giovani del RnS, un’iniziativa inserita a pieno
titolo negli eventi nazionali che scandiscono la vita annuale
del nostro movimento ecclesiale.
La settimana era iniziata
lunedì 26 luglio, giornata nella quale erano arrivati al Camping
Fontemaggio di Assisi 190 giovani provenienti da tutta Italia di età
compresa fra i 15 e i 28 anni – con una maggiore concentrazione fra i 17
e i 22 – con le loro tende da montare, a volte dopo aver viaggiato in
treno o in pullman tutta la notte prima e parte del giorno precedente.
Ad attenderli in questo
luogo, santo e benedetto dalla stessa mano di S. Francesco di Assisi,
c’erano Bruna Pernice, referente nazionale per l’ambito di
evangelizzazione “giovani”, Emilia Palladino, delegata nazionale
e don Gernaldo Conti, assistente spirituale nazionale, insieme ad
alcuni giovani responsabili e ad alcuni referenti e delegati regionali
per lo stesso ambito.
Il
tema che ha fatto da sfondo a tutte le attività del campo è stato
“L’amore è più forte della morte”, ripreso dal Messaggio per la GMG
2004 del Santo Padre Giovanni Paolo II. La frase è stata
stampigliata su magliette di vari colori e su zainetti mono-spalla
preparati apposta per l’occasione: molti i giovani alla fine della
settimana che indossavano questi segni dell’esperienza interiore che
avevano vissuto, segni esteriori che hanno a volte incuriosito gli altri
campeggiatori presenti al Fontemaggio diventando così occasione di
evangelizzazione.
Ricordiamo, infatti, che
il Camping che ci ha ospitato non è stato ad uso esclusivo del
Rinnovamento: abbiamo condotto tutte le nostre attività, senza alcuna
esclusione, in mezzo agli altri e questo ci è sempre sembrato, fin
dall’anno passato quando la nostra esperienza di campeggio nazionale è
iniziata, un importante segno di evangelizzazione e di speranza.
Le attività del campeggio
sono ruotate attorno a tre modalità principali: le catechesi e le
riflessioni offerte dai relatori e amici dei giovani che avevamo
invitato, i pellegrinaggi nei luoghi francescani, i giochi. Tutto
inserito in un ordine che ha sempre caratterizzato le nostre giornate:
la preghiera comunitaria carismatica al mattino, la celebrazione
dell’Eucaristia nel tardo pomeriggio e la compieta per la buonanotte.
Le relazioni hanno aiutato
i giovani a riflettere e a misurarsi con il tema dell’unico Amore che
salva dalla morte e che la vince definitivamente. In due occasioni lo
stesso argomento è stato trattato separatamente per i ragazzi sopra i 19
anni e per quelli con un’età inferiore da due relatori diversi.
I relatori che si sono
succeduti nello sviluppo del tema, sono stati p. Augusto Drago,
cappuccino e amico del Rinnovamento da tanti anni, che ci ha stimolato,
sulle orme di Francesco, alla riflessione sulla grande domanda “Signore,
cosa vuoi che io faccia?”. La risposta testimoniata dal Santo è “Che
tu sia chi devi essere” e la conferma a questa intensa verità è
venuta da don Alessandro Amapani dell’Ufficio Nazionale CEI di
Pastorale Giovanile, il quale, durante la Messa celebrata a San Damiano,
meta del nostro pellegrinaggio pomeridiano, ha ripreso la stessa domanda
da un’altra angolatura: quella del giovane ricco che chiede sì la vita
eterna, ma poi rinuncia alla via proposta da Gesù per ottenerla (và…,
vendi…, poi vieni e seguimi…) diventando triste.
Don Gernaldo, nella
riflessione del mercoledì, ha voluto rilevare l’esistenza e la
drammaticità dei giovani che vivono di “notte”. Una notte non solo
reale, fisica, ma che si traduce in notte spirituale, umana, in altre
parole, in una forma di morte, in una tristezza senza soluzione che
avvelena le loro vite.
Don
Domenico Segalini, attualmente vice-direttore nazionale dell’Azione
Cattolica, ma in passato direttore dell’Ufficio Nazionale CEI di
Pastorale Giovanile per 10 anni, ha approfondito la nostra ricerca di
senso con una relazione sul tema “Davanti agli uomini stanno la vita
e la morte”, iniziando a porre in luce la vita che con Cristo è vita
vera. Nel pomeriggio il pellegrinaggio a S. Chiara e la Messa, celebrata
lì da p. Giovanni Alberti del Comitato Nazionale di Servizio, ci
hanno spinto alla riflessione davanti al Crocefisso di S. Damiano che
parlò a Francesco. L’esortazione ad ascoltare la voce del Crocefisso che
chiede di ricostruire la sua Chiesa, è sempre attuale e attende sempre
di essere raccolta dai suoi figli.
La sera del giovedì
abbiamo visto tutti insieme il film “La Passione di Cristo” di
Mel Gibson, per dare sostegno visivo al sacrificio di Cristo. La
presenza inoltre di p. Thomas dei Legionari di Cristo, personale
consulente del regista in fase di lavorazione del film, e che aveva
accolto l’invito di venire al nostro campo per questa occasione, ha dato
vita ad un vivace dibattito: le domande dei giovani erano davvero tante
alla fine della visione. A tutte è stato risposto in modo convincente ed
efficace.
Sul solco aperto la sera
prima dal film e approfondito con il silenzio della notte si è inserita
la catechesi “itinerante” del venerdì (perché in 3 tappe durante il
pellegrinaggio all’eremo delle Carceri e la giornata passata al Monte
Subasio) di don Francesco Carlino, che il Rinnovamento conosce da
tempo, il quale parlando degli “inferni” dei giovani attraverso le
figure di Giacobbe che lotta con Dio e di Giona che Gli sfugge, arriva
poi a dare un nome alla Salvezza offerta da Dio alla Chiesa e agli
uomini, attraverso il passo di Apocalisse 12, in cui il Figlio è
presentato come unico e vero salvatore del mondo.
Il sabato Bruna Pernice,
descrivendo i 3 tipi di amore, eros (amore di possesso), philia (amore
di amicizia) e agapao (amore di donazione), ha fortemente posto
l’accento sul fatto che solo l’ultimo, l’amore di donazione, quello che
Gesù ha testimoniato nella sua Passione e Resurrezione, può sconfiggere
davvero la morte e che c’è bisogno di persone che decidano di vivere
imparando ad amare in questo modo.
La
domenica il nostro Coordinatore Nazionale, Salvatore Martinez, ha
esortato tutti i giovani ad “andare” e a far presto, perché c’è bisogno
di uomini e donne nuovi che sappiano assumersi delle intense
responsabilità di cambiamento e di miglioramento sotto tutti i punti di
vista, spirituale, umano, sociale, nella direzione proposta da Cristo e
testimoniata dalla sua vita. Un’intensa preghiera di mandato,
particolare per ciascuna “categoria” di giovani (giovani responsabili,
giovani competenti e desiderosi di lavorare per il Regno, giovani che
devono terminare la formazione intrapresa, giovani che non sanno di sé e
temono il futuro) ha chiuso il campeggio nazionale con un “invito
all’azione” che nessuno dei presenti ha potuto trascurare o mettere da
parte, perché richiamava e coinvolgeva tutti e ciascuno.
Chiudiamo questa breve
descrizione della settimana, ricordando che un altro ospite ci ha
arricchito della sua presenza: don Paolo Giulietti, attuale
direttore dell’Ufficio Nazionale CEI della Pastorale giovanile, il quale
ha portato del materiale multimediale sulla GMG 2005 che si svolgerà la
prossima estate, in agosto, a Colonia, sulle orme dei tre Re Magi e
della loro esemplare ricerca di Dio. Ci ha esortato tutti a partecipare
e ci ha salutato dandoci appuntamento lì.
E’ allora lo stesso saluto
che Bruna, Emilia e don Gernaldo rivolgono ai giovani del Rinnovamento e
a tutti i loro amici, a quanti sono già venuti ai campeggi del 2004 e
del 2003 e a quanti avrebbero voluto o vorrebbero venirci, per porci di
nuovo e tutti insieme in ascolto della voce del Santo Padre che tanto ci
ama…
ARRIVEDERCI A
COLONIA!!!