Benedetto XVI ha più
volte esortato i giovani ad amare la Parola di Dio,a meditarla
spesso con l’ausilio della lectio divina, “a lasciare che
lo Spirito Santo sia quel maestro che apre il cuore all’intelligenza
di quanto è contenuto in essa.”Alla luce del tema proposto dal
Santo Padre per la XXI GMG del 9 aprile 2006 : “Lampada
per i miei passi è la tua parola, luce sul mio cammino” ( Sal
118,105) dall’8 al 10 settembre si è svolto a Melia di Scilla
(provincia di Reggio Calabria) il ritiro regionale dei giovani dal
titolo “…voi lo amate, pur senza averlo visto¸ e ora senza
vederlo credete in lui.”(1 Pt 1,8)
L’esperienza della
preghiera carismatica, della preghiera liturgica della Chiesa,
dell’ascolto e del deserto sono stati gli strumenti attraverso i
quali i giovani hanno aperto i loro cuori all’azione dello Spirito
Santo che insegna ad amare Cristo “..pur senza averlo
visto”.
Maurizio Colucci con
la sua testimonianza e la sua spontanea carica espressiva,ha
condotto i giovani in questo itinerario di fede.
Come
comunicare con un Dio che parla? Come incontrarlo? Apprendendo il
suo stesso linguaggio: possedere familiarità con la Sacra Scrittura,
pregare con i salmi e con la Parola. Le parole che provengono da Dio
saranno i gradini della scala per giungere a Lui.
Esortato a non
essere triste ma a “esultare di gioia indicibile” di fronte
al mondo che chiede la ragione della propria fede, il giovane è
invitato a mettersi in viaggio alla ricerca della gioia perduta come
il mercante del vangelo (Mt
13, 45-46) “che va in cerca di perle
preziose, trovata una perla di gran valore, va vende tutti i suoi
averi e la compra”. Appena trovata la perla preziosa, appena
sperimentato Gesù fonte della gioia potremo nel quotidiano
mantenerla ed alimentarla con la preghiera personale e comunitaria,
la vita sacramentale,l’esempio di Maria,l’invocazione incessante
allo Spirito Santo custode della gioia.
Durante il pomeriggio
di sabato i giovani hanno partecipato a gruppi di condivisione e
approfondimento riguardo la preghiera liturgica, la danza e il “
Codice da Vinci”. In quest’ultimo gruppo sono state messe in luce
le contraddizioni e le falsità che il romanzo, e poi il film, hanno
propinato al pubblico di tutte le età in questi ultimi mesi. A
questo punto è parsa la necessità di conoscere, attraverso le
origini delle prime comunità cristiane, la ricostruzione storica
della nascita dei vangeli.
La sera di sabato,
dopo il sacramento della riconciliazione, i giovani hanno vissuto
l’esperienza del Roveto Ardente fino all’alba. In questo
tempo così emozionante Gesù ha toccato i cuori, ha fasciato le
ferite, ha liberato e guarito.
Domenica il ritiro si
è concluso con la santa messa nella quale si è ringraziato il
Signore per ciò che ha seminato nei cuori: un germe di speranza e di
fiducia nei giovani che si sono accostati alla Sua presenza in
questi giorni di ritiro spirituale.