Consiglio Nazionale dell'Associazione RnS
Seduta di settembre 2003 - Online la galleria di immagini
a cura di Paolo
Zunino e Donato Sciannameo
Dal 12 al 14 settembre
2003 presso la “Casa Famiglia di Nazareth”
di Loreto,
Numerosi, come sempre, i punti all’ordine del giorno, affrontati sotto la presidenza del Coordinatore Nazionale Salvatore Martinez. Largo spazio è stato riservato alla verifica dei corsi di formazione estivi; alla verifica del cammino della neonata Fraternità Sacerdotale; all’incontro con la Fraternità dei Comitati Regionali, in programma ad Assisi dal 3 al 5 ottobre 2003; all’analisi delle procedure elettorali per il rinnovo degli organi pastorali, previsto a partire dai primi mesi del prossimo anno; alla preparazione della XXVII Conferenza Nazionale Animatori che si terrà presso il Palacongressi di Rimini dal 5 all’8 dicembre 2003; all’organizzazione della XXVII Convocazione Nazionale che, in programma dal 29 aprile al 2 maggio 2004, sarà ospitata ancora una volta (probabilmente l’ultima) presso lo stesso Palacongressi (ex Fiera) di Rimini; agli ultimi sviluppi del Progetto Chiesa Moldava.
Un grande interesse, tra i
consiglieri, ha suscitato l’inedita visita della Dott.ssa Tiziana
Marusso Molto suggestiva è stata la serata dedicata alla preghiera del Rosario, nella Santa Casa di Maria di Nazareth - custodita dietro l'altare centrale del Santuario di Loreto - il luogo in cui il Verbo si è fatto carne, come ricorda la frase “Hic Verbum Caro factum est”, incisa all’interno di essa.
Ancora una volta , non è
mancato l’appuntamento con il “padrone di casa”, Mons. Angelo
Comastri,
“La beatitudine si
comprende quando la si vede attualizzata in una persona”: ha
esordito Mons. Comastri . “Ad esempio” – ha continuato
l’arcivescovo – “ho compreso la frase ‘Beati i poveri in Spirito’,
quando ho conosciuto Madre Teresa di Calcutta. Così la beatitudine
‘Beati gli afflitti perché saranno consolati’, ripercorrendo la storia
di una ragazza, Benedetta Bianchi Porro, della quale è in corso la causa
di beatificazione.
Ha sofferto tanto nella
sua vita, a causa di un tumore che ha colpito i sensi nevralgici, fino a
consumarla e decretarne la morte a soli 27 anni. Muore senza l’udito e la vista, ma con un semplice ‘grazie’, ultima sua parola pronunciata a gesti, prima di morire. Ho assistito tanti moribondi negli ultimo momenti della loro vita – ha concluso Mons. Comastri – ma non avevo mai visto qualcuno morire, pronunciando la parola ‘grazie’”. L’Arcivescovo di Loreto si è poi congedato, consegnando ai presenti un nuovo, bellissimo ostensorio, da utilizzare nell’accogliente cappella della “Casa Famiglia di Nazareth”. |