Mi affido a te
“In
principio era un suono…”. Sono queste alcune delle prime battute di un
affascinante libro di Gianfranco Ravasi, Il racconto del cielo, dedicato
all’Antico Testamento, ai suoi simboli, ai suoi personaggi.
Cominciando dalla creazione, Ravasi immagina come quelle parole, “un imperativo
possente”, “Sia la luce…”, abbiano squarciato lo sterminato silenzio
dell’eternità. Poche parole, un suono, dunque, che molti musicisti, da Haydin a
Schönberg, da Stravinskìj a Licht, hanno tentato di riprodurre attraverso
modulazioni successive, sonorità sontuose, ardite soluzioni ritmiche.
Una parola, un suono, un’armonia creatrice che ha dato inizio alla storia del
mondo e che si perpetua in tutte le creature che ogni istante vengono alla vita,
in tutte le albe di luce che segnano il nostro tempo. Sempre Ravasi, in un altro
suo libro, Il canto della rana, afferma che nessun’altra arte si addice a
Dio meglio della musica, parafrasando i termini della cultura greca, per cui è
la musica l’arte che si ispira a tutte le muse, riassumendo, in qualche modo, in
sé, tutte le arti.
Nel Rinnovamento nello Spirito Santo, la musica e il canto rappresentano veicoli
favoriti per la preghiera, momenti di fede vera, di slancio spirituale verso il
Cielo, che con accenti personali e comunitari, avvicinano i cuori alla presenza
di Dio.
Un
canto che non è solo espressione artistica, perfezione tecnica o
godimento umano, ma che è parte costitutiva,
essenziale della preghiera comunitaria. Così ammoniva Paolo VI nel suo
discorso ai componenti la cappella musicale pontificia, nel marzo del 1964:
«…
occorre una vita di luce non soltanto artistica ma spirituale; una vita di
perenne grazia di Dio, cioè in comunicazione, in amicizia con Lui. È questo
superno colloquio, tutti ne sono certi, che eleva gli artisti del canto sino a
formare quasi un ponte fra la terra e il cielo. Ora, per descrivere questo
tragitto sublime, bisogna non solo essere capaci di innalzarsi con le voci, ma
soprattutto di elevarsi con l’anima: essere cioè in grado di adornarsi di tutte
quelle virtù che appunto derivano dai giusti e reali rapporti con Dio».
Questa breve riflessione sulla natura e l’importanza della musica e del canto ci
sembrava potesse giustamente presentare la raccolta di canti per la lode e
l’adorazione “Mi affido a te”, che vede la luce nel ventesimo anniversario del
Servizio Nazionale della Musica e del Canto del Rinnovamento nello Spirito
Santo, un’organico corale e orchestrale di oltre cento elementi che accompagna i
momenti centrali di incontro, di formazione e di evangelizzazione della vita del
Movimento e che si esprime anche in svariate occasioni ecclesiali.
Per quanto nella tradizione del Rinnovamento si contino moltissime produzioni
musicali, è proprio nell’ultimo ventennio che esse hanno acquisito una notevole
sistematicità, accompagnata da una continua ricerca stilistica e contenutistica.
La
presente raccolta, dunque, rappresenta la ventesima di tale corso, coincidendo
poi con altri importanti anniversari del Movimento, il quarantesimo del
Rinnovamento carismatico nel mondo, il trentesimo del Rinnovamento nello Spirito
Santo in Italia.
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