IDENTITÀ
-
Il seminario
per l’effusione dello Spirito rappresenta un “luogo” e un “tempo” di
profonda conversione? La preghiera d’effusione, poi, segna soltanto
un momento esperienziale forte, comunitario, di recupero della fede,
o anche l’inizio di un cammino di vita nuova e di una crescita che
introduca i fratelli alla vita comunitaria?
-
L’esperienza
dei carismi è ancora vitale, efficace, produce effetti di
santificazione? Se c’è crisi carismatica o scarso esercizio dei
doni, come stiamo lasciando operare lo Spirito per rimuovere gli
ostacoli e come ci disponiamo a invocare e a ricevere i suoi doni?
-
Il RnS è
chiamato a riprodurre la vita spirituale della Chiesa delle origini:
in tal senso è avvertito il desiderio di intensificare la vita
comunitaria, superando la nozione sociologica di “gruppo”? Accanto
alla preghiera comunitaria, quanto spazio si dedica alla catechesi,
alla celebrazione dei sacramenti, alla vita fraterna?
APPARTENENZA
-
Il Papa ci
ricorda che appartenere al RnS significa essere un “movimento
ecclesiale”: avvertiamo nella nostra esperienza che appartenere al
RnS significa molto più che essere un semplice “gruppo di
preghiera”?
-
Si vive la
consapevolezza di un “impegno permanente” da parte degli animatori,
così che la scelta del RnS sia uno “stato spirituale” di conversione
permanente, nella specificità di un cammino che va abbracciato con
senso di responsabilità e di sacrificio per il servizio richiesto
dai fratelli?
-
A partire
dallo statuto, il RnS è sentito come una “confederazione” di gruppi,
diocesi, regioni, o rappresenta una “grande comunità”(associazione)
nazionale, ben distinta nelle sue funzioni pastorali e ministeriali?
Avvertiamo la necessità di collaborare ai vari livelli di vita del
RnS, per rendere sempre più unitario il nostro cammino e aumentare
l’incidenza della nostra testimonianza a livello locale?
ECCLESIALITÀ
-
Ci sentiamo
partecipi del cammino della Chiesa universale e attenti alle
indicazioni dei nostri vescovi? In che modo ci lasciamo coinvolgere
attivamente dalle loro richieste? Che significato diamo alla parola
“ecclesiale”, a partire da un rinnovato rapporto tra vescovi,
sacerdoti e laici?
-
Nella
Pentecoste ‘98 lo Spirito ha elargito alla Chiesa un dono di
comunione ecclesiale tra i movimenti e di nuova collaborazione
ecclesiale tra “carismi e istituzione”. Siamo partecipi di questa
grazia e in che modo stiamo collaborando con lo Spirito per favorire
nelle nostre Chiese locali, parrocchie, questa stagione d’unità?
-
Che risposte
diamo alle specifiche vocazioni (sacerdoti, giovani, famiglie…)? Le
nostre realtà contribuiscono a formare nuovi “operai” nella vigna
del Signore?
FORMAZIONE
-
È sentito il
bisogno di una formazione permanente, unitaria nell’indirizzo, ma
diversificata nelle modalità di realizzazione a seconda dei livelli
di crescita delle realtà locali?
-
Abbiamo la
responsabilità di custodire e di trasmettere la specifica esperienza
carismatica che caratterizza la vita del RnS: siamo impegnati in un
attento discepolato per preparare nuovi animatori e responsabili?
-
Sono molti i
campi in cui si articola un processo di formazione alla vita
cristiana; guardando al nostro specifico, tre sono anzitutto le
componenti che non possono mancare nella nostra testimonianza di
animatori: aspetto carismatico, pastorale e ministeriale. Stiamo
vivendo la responsabilità affidataci maturando e formandoci in
questa direzione?
AMBITI DI
SERVIZIO
-
Abbiamo
sviluppato una “ministerialità carismatica”? In quali ambiti della
vita comunitaria e con quale coinvolgimento dei fratelli?
-
“A partire dal Cenacolo” (preghiera comunitaria), ci rendiamo
disponibili a “uscire dal Cenacolo” (evangelizzazione)? Avvertiamo
che questa è una chiamata “per tutti” e non può ricondursi
all’impegno di “alcuni a nome di tutti”?
-
La
“testimonianza di vita nuova” quali ambienti sociali abbraccia?
Stimoliamo i fratelli a dare testimonianza con la loro vita.
~
Sette punti fondamentali per discernere
l’esperienza specifica del Rinnovamento
-
Gesù
posto al centro di ogni cosa, invocato e proclamato come
Signore e Salvatore.
-
L’impegno
alla conversione permanente, espresso nella lotta al
peccato e nel richiamo al cammino di santità.
-
La passione
per la gloria di Dio nella preghiera di lode e d’intercessione.
-
L’urgenza
della parola di Dio da cui derivano l’ascolto profetico in
preghiera e l’obbedienza alla parola di Dio.
-
La crescita
nella vita comunitaria e nella condivisione fraterna.
-
La cura
pastorale per gli ultimi, per i più deboli, per “i nuovi”.
-
Dare
testimonianza di ciò che il Signore compie nella nostra vita
e nella vita del gruppo.
|