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Preghiera e carismi, realtà in missione 
Relazione
39a Conferenza Nazionale Animatori - Clicca per ingrandire...

La relazione del terzo giorno della Conferenza approfondisce il tema della preghiera comunitaria carismatica nel Rinnovamento. Il tema viene sviluppato da due relatori, Sebastiano Fascetta, già coordinatore regionale del RnS Sicilia, e Luciana Leone, direttore editoriale delle Edizioni RnS. Nella prima parte Sebastiano Fascetta considera come la preghiera comunitaria sia innanzitutto il frutto di un’eredità: si tratta di un modo di pregare che abbiamo ricevuto per trasmissione, grazie all’esperienza di testimoni e di coloro che ci hanno preceduto nel cammino di fede; ma si tratta anche di un evento che realizza la presenza, l’azione, l’unzione dello Spirito. Un’esperienza pentecostale che non può essere meramente consolatoria ma deve condurci a un vero rinnovamento interiore. Sebastiano ha poi richiamato alcuni punti essenziali per una corretta visione della preghiera comunitaria carismatica: la pedagogia dello Spirito, cioè il modo in cui lo Spirito educa nel modo di essere, di pensare, volere, sentire, agire, relazionarsi, guardare il mondo, se stessi e gli altri; il primato dello Spirito, cioè il riconoscere che lo Spirito è soggetto, guida, ispirazione della preghiera; la dimensione comunitaria della preghiera carismatica, che non è rappresentata soltanto dallo stare riuniti insieme, ma che deve vederci concordi, accoglienti, gli uni membra degli altri,  con l’unico debito comune della carità; infine, l’esercizio dei carismi nella comunità cristiana che è costituita da membra diverse nella reciproca collaborazione, “secondo l’energia propria di ogni membro” (Ef 4, 16), e secondo il carisma specifico di ciascuno. Il dinamismo profetico della Pentecoste si realizza nell’armonizzazione tra l’uno e il molteplice, l’unità e la diversità. Un gruppo, una comunità è unita non perché tutti fanno la stessa cosa ma perché ciascuno nella propria unicità e diversità si arricchisce mettendosi a servizio dell’altro.

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Nella seconda parte della relazione Luciana Leone affronta il tema dei carismi nella preghiera comunitaria carismatica, in riferimento al loro valore teologico, dottrinale e profetico. Osservando come la realtà dei carismi sia tornata nella considerazione della Chiesa soprattutto all’indomani del Concilio Vaticano II, grazie anche all’apporto significativo della Lumen Gentium, Luciana Leone sottolinea come la dimensione carismatica sia ormai considerata coessenziale a quella gerarchica e istituzionale. I carismi assembleari sono esaminati con particolare riferimento alla loro dimensione missionaria. Essi hanno una triplice natura: infatti, come ricorda Papa Francesco, «non sono un patrimonio chiuso, consegnato a un gruppo perché lo custodisca; piuttosto si tratta di regali dello Spirito integrati nel corpo ecclesiale, verso il centro che è Cristo, da dove si incanalano in una spinta evangelizzatrice» (EG n. 130). In questo essi sono “cristocentrici, ecclesiali, missionari”. Ma hanno anche una triplice funzione: si raccomandava, infatti, san Giovanni Paolo II: «I gruppi e le comunità del Rinnovamento nello Spirito devono sentirsi impegnati ad essere sempre più luoghi di contemplazione e di lode, dove il cuore dell’uomo si riempie dell’amore di Dio (funzione personale), si apre all’amore del fratello (funzione comunitaria) e diventa capace di costruire la storia secondo il disegno divino (funzione sociale)» (Lettera autografa al RnS, 28 aprile 2001). Relativamente all’uso dei carismi nella preghiera comunitaria carismatica, Luciana Leone si sofferma sulle espressioni e sugli atteggiamenti che l’assemblea assume, considerando uno “sviluppo conveniente” della preghiera comunitaria attraverso “tempi” fra loro connessi: Accoglienze, Invocazione dello Spirito Santo, Glossolalia, Profezia e Parola di Dio, Preghiera “sulla Parola” che si fa Lode, Intercessione, Testimonianza e mandato, Ringraziamento. Sullo sfondo l’approfondimento di alcune dinamiche che trasversalmente interessano tutto l’incontro di preghiera comunitaria carismatica, ovvero il Discernimento, il Canto, il Corpo e la gestualità.

L.L.

(07.12.2015)