Nota ufficiale del RnS
sul referendum abrogativo della
legge 40/2004
È Vita! … Evita di metterla ai voti!
Il 20 marzo
scorso il Consiglio e il Comitato nazionale di servizio hanno
diffuso una nota ufficiale del Rinnovamento nello Spirito Santo sul
referendum abrogativo della legge 40/2004.
Interpellati
come cristiani, oltre che come cittadini di questa nostra Italia,
desideriamo manifestare i nostri convincimenti sui quesiti
referendari parzialmente abrogativi della legge n. 40/2004 sulla
procreazione medicalmente assistita e i relativi decreti
applicativi.
I membri
del Consiglio e del Comitato nazionale di servizio del Rinnovamento
nello Spirito Santo, da subito, intendono ribadire la loro piena
adesione al Comitato Scienza & Vita per l’astensione
e plaudire al
convinto appello del card. Camillo Ruini che, a nome dei Vescovi
italiani, ha riconosciuto "la legittimità e la validità della
scelta di non partecipare al voto referendario", riaffermando
l’attenzione alla "questione antropologica, quale grande sfida
del nostro tempo", perché possa promuoversi "una vasta opera
di formazione delle coscienze riguardo alla dignità della vita umana
fin dal suo inizio" (Consiglio Permanente della CEI, 9 marzo
2005). Una consegna, questa, che ben rilancia l’invito di Giovanni
Paolo II a una "generale mobilitazione delle coscienze e a un
comune sforzo etico per mettere in atto una grande strategia a
favore della vita" (cf Evangelium Vitae, n. 95).
"Sei
tu che mi hai tratto dal grembo, mi hai fatto riposare sul petto di
mia madre. Al mio nascere tu mi hai raccolto, dal grembo di mia
madre sei tu il mio Dio" (Sal 22, 10-11).
Noi crediamo
che la vita dell’uomo, fin dal principio, è assistita da Dio nel
grembo di colei che il Signore ha costituito madre per ciascuno di
noi.
Il
cristiano è chiamato a vedere in questo misterioso disegno una
sovrana e originale iniziativa di Dio, un’epifania del suo amore
verso ogni essere umano.
È
Dio il fautore della vita e da lui, da lui solo e dalle sue leggi,
discende la protezione che nessuna convenzione umana potrà mai
assicurare al dispiegarsi di ogni evento della nostra vita.
Riteniamo che
la nostra fede nella incessante presenza del Signore vada
professata, in maniera particolare, proprio nel momento più debole
della sua esistenza: quando la persona umana si forma nel grembo
materno; quando, pur non potendolo invocare, ogni vivente già gode
del sostegno e della protezione di Dio. Consapevoli, poi, che
"dono del Signore sono i figli, è sua grazia il frutto del grembo" (Sal
127, 3), sentiamo il dovere irrinunciabile di tutelare e
promuovere il diritto imperscrutabile di Dio Padre e i diritti
nativi degli uomini suoi figli: la dignità di un figlio - che è
dignità di persona umana – di ogni figlio, indipendentemente dalle
circostanze concrete in cui ha inizio la sua vita, resta un bene
intangibile e immutabile, che richiede di essere riconosciuto e
tutelato, tanto dai singoli quanto dalla società nel suo insieme.
Nella storia
del Rinnovamento in molti modi abbiamo visto le meraviglie dello
Spirito Santo, "che è Signore e dà la vita" (Credo niceno
costantinopolitano): da lui provengono il bene grande dell’amore
sponsale e familiare, il potere di dare la vita, la compassione e la
fraternità cristiane di cui abbisogna la nostra umanità. È lo
Spirito che ci spinge a rendere testimonianza del "Verbo della
vita" (1 Gv 1, 1) ed è a lui che in questa ora rivolgiamo con
maggiore intensità le nostre preghiere, perché liberi noi e la
nostra Italia da ogni tenebra di menzogna e di morte che attentano
al vero bene dell’uomo secondo i voleri di Dio Creatore.
In piena
coscienza, pertanto, vogliamo qui indicare l’inadeguatezza dello
strumento referendario su una materia così delicata e bisognosa di
riflessione come la generazione umana. Non intendiamo certo negare
il valore democratico dell’istituto del referendum, piuttosto
attestare che su determinati temi esso rappresenta una mannaia
grossolana e inappropriata. Ecco, allora, che la nostra astensione
dal voto esprime una matura scelta civile finalizzata a preservare
una legge che, seppure “imperfetta” - non incarnando integralmente
la visione cristiana dell’uomo, secondo il Magistero della Chiesa
Cattolica – tuttavia esprime quanto è stato “possibile” codificare
nell’attuale contingenza storica, culturale e politica; uno sforzo
compiuto dal legislatore per sollevare il Paese da disastri ancora
più gravi in assenza di una forma di regolamentazione sul tema della
vita.
D’altra parte,
l’imperfezione della legge non ci autorizza a sancirne il rifiuto o
il disprezzo. Nell’enciclica Evangelium Vitae, Giovanni Paolo
II afferma che "… quando non fosse possibile scongiurare o
abrogare completamente una legge abortista, un parlamentare, la cui
personale, assoluta opposizione all'aborto fosse chiara e a tutti
nota, potrebbe lecitamente offrire il proprio sostegno a proposte
mirate a limitare i danni di una tale legge e a diminuirne gli
effetti negativi sul piano della cultura e della moralità pubblica.
Così facendo, infatti, non si attua una collaborazione illecita a
una legge ingiusta; piuttosto si compie un legittimo e doveroso
tentativo di limitarne gli aspetti iniqui" (E.V., n. 73).
In ultimo,
sollecitiamo i fratelli e le sorelle del Rinnovamento nello Spirito
Santo ad accogliere questo nostro indirizzo con l’amore e le
attenzioni dovute; a tutti i gruppi e le comunità è chiesto di
prodigarsi senza lesinare sacrifici, ricorrendo a ogni strumento
idoneo e utile alla promozione di momenti di preghiera, di
riflessione, di informazione e di formazione a sostegno della
campagna astensionistica.
"Del
resto noi sappiamo che tutto concorre al bene di coloro che amano
Dio… persuasi che né presente, né avvenire, né potenze, né alcun’altra
creatura potrà mai separarci dall’amore di Dio, in Cristo Gesù,
nostro Signore"
(cf Rm 8, 28.
38-39).
A quanti, poi,
saranno raggiunti da questa nostra nota, estendiamo l’invito a
partecipare al Meeting nazionale per la vita “Vivi la vita:
senza la famiglia non possiamo vivere” – organizzato in
collaborazione con il Comitato “Scienza e Vita” per la legge 40/2004
- in programma a Rimini, domenica 24 aprile p.v.,
nell’ambito della XXVIII Convocazione nazionale dei gruppi e delle
comunità del Rinnovamento nello Spirito (Rimini, 22-25 aprile 2005).
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